Un’Incredibile Sfortuna: La Protagonista di STRAW
Al centro di un film che sembra destinato all’oblio, troviamo una donna esasperata, il cui percorso di disavventure la conduce, quasi senza volerlo, a compiere una rapina in banca. Diretta da Tyler Perry, questa pellicola è disponibile su Netflix e ci offre una visione decisamente poco convincente della vita di una madre alle prese con difficoltà insormontabili.
Il Momento di Rottura
Ogni individuo ha un limite oltre il quale non può andare. Un punto critico in cui le avversità si accumulano e scoppiano, spesso con esiti disastrosi limitati al proprio ambito personale. Tuttavia, quello a cui assiste la protagonista di STRAW – Senza uscita supera qualsiasi aspettativa, rivelando fin dalle prime scene le forzature di una sceneggiatura poco verosimile, che si abbandona a un patetismo gratuito.
Una Spirale di Problemi
Il clima teso è accentuato dal ronzio dei ventilatori e da un caldo opprimente che regna nella casa in cui vive con la sua giovane figlia, afflitta da gravi patologie, un fattore che accelera la discesa nella disperazione di una madre che si sente già senza uscita.
La Trama di STRAW: Una Caduta Senza Fine
La storia segue Janiyah, una madre in difficoltà, a rischio di sfratto e della custodia della figlia. Con un padrone di casa che le dà un ultimatum e la scuola che minaccia di coinvolgere i servizi sociali per il mancato pagamento della mensa, Janiyah si trova in una spirale di sfortune. A complicare ulteriormente la situazione, viene licenziata dal supermercato dove lavorava.
Un Incontro Improvviso e Fatale
Dopo essere coinvolta in un incidente con un poliziotto razzista, la sua vita prende una piega drammatica quando si ritrova nel mezzo di una rapina nel suo stesso posto di lavoro. Sconvolta, decide di recarsi in banca per ritirare un assegno, ma anche lì assiste a una serie di eventi imprevedibili.
Un Prologo Infinito
Non stiamo rivelando troppo, poiché quanto sopra descritto avviene nei primi venti minuti di proiezione, un lungo prologo che introduce l’ambientazione principale del film. Si notano chiaramente i richiami a classici del genere come Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975), ma la mancanza di profondità e significato rende tutto ciò poco efficace.
Un Tentativo di Identificazione Malriuscito
Il film tenta di evocare titoli come Un giorno di ordinaria follia (1993) e Il giorno sbagliato (2020), cercando di far identificare lo spettatore con una protagonista che commette errori e crimini seri, giustificandoli attraverso un colpo di scena finale discutibile. Questo approccio mette in evidenza la necessità della sceneggiatura di prendere in giro il pubblico.
Le Critiche a Tyler Perry
È difficile sorprendersi considerando che dietro la macchina da presa troviamo Tyler Perry, noto per la sua produttività ma anche per la scarsa qualità delle sue opere. STRAW – Senza uscita non fa altro che ribadire i difetti tipici del suo stile, con una narrazione che si perde in una retorica ridondante e superficiale su temi complessi come la solidarietà femminile e le ingiustizie sociali.
Interpretazione e Personaggi
In questo caos disorganizzato si muove Taraji P. Henson, che cerca di dare vita a un personaggio troppo caricaturale, in preda a paranoia e con un destino inverosimilmente crudele. I primi venti minuti sono insostenibili, immersi in una serie di sfortunate situazioni che precedono la tanto attesa rapina, ma il risultato finale non riesce a catturare realmente l’attenzione del pubblico.
Come fan, sento che la frustrazione provata durante la visione di questo film è palpabile. È straziante vedere un potenziale sprecato e una tematica così forte trattata con superficialità. Che ne pensate? Possiamo considerare questo film come una critica sociale o è solo un’ennesima occasione persa da parte di Perry?