Simone Di Pasquale racconta la sua difficile scelta di andare in scena il giorno del funerale della madre

Simone Di Pasquale, noto ballerino e coreografo, si racconta in un’intervista a Ciao Maschio con Nunzia De Girolamo. La puntata andrà in onda sabato 13 dicembre su Rai 1, e sarà un’occasione per esplorare non solo la carriera artistica di Di Pasquale, ma anche momenti particolarmente significativi della sua vita privata, incluso il dolore per la perdita della madre.

Il primo incontro che ha cambiato tutto

Di Pasquale ripercorre il momento cruciale della sua carriera, l’incontro con Natalia Titova. Aveva solo diciotto anni e stava attraversando un periodo difficile, con molte ballerine che abbandonavano il percorso a causa delle pressioni delle competizioni. Fu un coreografo inglese a metterli in contatto, e il giovane ballerino si era presentato all’aeroporto di Fiumicino con un cartello per accogliere Titova, che arrivava direttamente da Mosca. Da quel giorno, si è instaurato un legame artistico e personale che li avrebbe accompagnati per anni, dando vita a una carriera ricca di opportunità condivise e successi. Di Pasquale descrive questo sodalizio come una “meravigliosa carriera” che ha segnato profondamente entrambe le loro vite.

Un legame oltre la danza

Il rapporto tra Di Pasquale e Titova ha superato il confine della sfera professionale. Hanno vissuto insieme per quasi sette anni, creando non solo una collaborazione artistica, ma anche una connessione affettiva molto intensa. Pur avendo intrapreso strade diverse, il legame tra i due è rimasto forte, alimentato dalla passione comune per la danza e dai sogni condivisi. Ad oggi, racconta Di Pasquale, mantengono un bellissimo rapporto, evidenziando come le esperienze vissute insieme abbiano contribuito a costruire una solida amicizia.

La sorprendente ascesa nella televisione

Il successo per Di Pasquale è arrivato in modo inaspettato grazie al programma Ballando con le Stelle. Inizialmente, il format prevedeva solo quattro puntate. Con il passare del tempo, il numero degli episodi è aumentato, fino a raggiungere un’impennata di pubblico che li ha sorpresi tutti. Sono stati i momenti in cui lasciavano gli studi e vedevano i fan accorrere per foto e autografi a fargli comprendere l’impatto che questo programma aveva avuto sulla loro carriera. La reazione del pubblico ha ridefinito l’idea di successo per Di Pasquale, trasformando un’esperienza già gratificante in un fenomeno televisivo.

Il dramma personale e la forza del lavoro

Recentemente, Di Pasquale ha affrontato uno dei momenti più duri della sua vita: la perdita della madre. Parlando con sincerità e vulnerabilità, racconta di come sia accaduto mercoledì 15. Il giorno 18, era previsto un suo intervento in scena a Ballando, e nonostante il dolore, ha deciso di presentarsi. Questo gesto estremo è stato ispirato dall’esempio che sua madre gli ha sempre dato come donna forte e instancabile. Di Pasquale esprime il conflitto interiore che ha provato in quei giorni, confessando quanto sia stato difficile affrontare la situazione. Nonostante la possibilità di fermarsi, ha scelto di lavorare, sentendo un obbligo nei confronti della sua arte e di ciò che rappresentava per la sua famiglia.

Con grande onestà, Di Pasquale descrive il dolore che ha accompagnato la sua performance in quel periodo, un mix di emozioni strazianti e la necessità di onorare la memoria della madre attraverso il suo lavoro. Le sfide emotive e professionali si intrecciano, rendendo il racconto di Di Pasquale non solo un viaggio nel mondo della danza, ma anche una testimonianza della forza umana e della resilienza.

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