Sicilia Queer Filmfest 2025: Laura Morante svela segreti inediti del suo straordinario percorso artistico

In Evidenza: Sicilia Queer Filmfest 2025

Il Sicilia Queer Filmfest 2025, in programma a Palermo dal 25 al 31 maggio, si prepara a ricevere una serie di ospiti d’eccezione. Tra questi, l’attrice e regista Laura Morante è attesa con particolare interesse. L’attrice parteciperà attivamente alla manifestazione, che si preannuncia un’importante piattaforma per il cinema contemporaneo.

Presentazione di Joaquim Pinto e Nuno Leonel

Durante il festival, il regista portoghese Joaquim Pinto e il direttore della fotografia Nuno Leonel saranno protagonisti con la presentazione di alcuni restauri cinematografici inediti in Italia, realizzati dalla Cinemateca Portuguesa. Questi lavori offrono l’opportunità di esplorare l’approccio innovativo di Pinto e Leonel, entrambi noti per la loro capacità di fondere diversi generi cinematografici.

Omaggio a Laura Morante

Laura Morante, al centro di un omaggio nella sezione “Retrovie italiane”, curata da Umberto Cantone, parteciperà a una conversazione pubblica durante il festival. Questo incontro rappresenterà un’importante occasione per ripercorrere i momenti salienti della sua carriera sia come attrice che come regista, sottolineando il suo ruolo significativo nel panorama cinematografico italiano.

Sicilia Queer Filmfest 2025: Laura Morante svela segreti inediti del suo straordinario percorso artistico

Lavoro Collaborativo di Pinto e Leonel

Il lavoro di Pinto, in collaborazione con importanti maestri del cinema portoghese e internazionale, ha dato vita a opere di grande impatto. In particolare, la sinergia con Nuno Leonel ha generato lavori come Pathos Ethos Logos (2021), che sintetizzano la loro visione artistica e il loro impegno nella narrazione visiva.

Un Viaggio attraverso Culture e Paesaggi

Le opere realizzate da Pinto e Leonel si estendono oltre il Portogallo, abbracciando location significative come l’isola di São Miguel nelle Azzorre, la Catalogna e il Brasile. Attraverso il loro sguardo attento e partecipativo, riescono a registrare tracce di umanità nuove e modalità alternative di vivere il mondo. Film come Rabo de Peixe (2003) e Surfavela (1996) dimostrano questa capacità di scoprire storie profonde e inaspettate, offrendo una mappa di riflessioni e possibilità lontane dai canoni tradizionali e dalle narrazioni eurocentriche.


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