Sara: la terza serie più vista su Netflix trasforma il crime italiano al femminile con Petra Delicato

Scopri il Nuovo Crime Italiano: Protagoniste con Carattere

Dal 2013, l’informazione in Italia si è arricchita attraverso opere che uniscono il Paese. Tra queste, la serie Sara – la donna nell’ombra, creata da Maurizio De Giovanni, ha conquistato il terzo posto nella classifica globale di Netflix. Questo traguardo rappresenta una pietra miliare per il genere crime italiano, che si evolve con protagoniste femminili forti e complesse. Accanto a Sara, troviamo anche Petra, prodotta da Sky e ispirata ai romanzi di Alicia Giménez Bartlett, che continua a ottenere consensi sia in Italia che all’estero. Queste due serie offrono uno sguardo innovativo sull’investigazione al femminile, superando stereotipi e convenzioni.

Il Viaggio Interiore di Sara

Sara è un’ex agente dei servizi segreti interni, caratterizzata da un atteggiamento riservato e da un passato doloroso che ha plasmato le sue scelte. La sua vita è stata segnata dalla tragica perdita del figlio, un evento che la spinge a indagare non per senso civico, ma per un profondo bisogno personale di verità e riconciliazione. Ha sacrificato tanto, inseguendo una carriera al di fuori delle regole e vive nel dolore del suo isolamento, con un aspetto trascurato che la rende quasi invisibile agli altri.

Empatia e Introspezione: La Profondità di Sara

La vera forza di Sara risiede nella sua abilità di percepire dettagli sottili che sfuggono ai più: piccoli indizi, gestualità e micro-espressioni. È una presenza silenziosa capace di penetrare nelle anime. Le sue indagini si svolgono in un’atmosfera cupa e riflessiva, mentre la Napoli della serie funge sia da sfondo che da specchio del suo tormento interiore. Al suo fianco c’è Teresa, ex collega e confidente, che le offre un punto di riferimento stabilizzante in questo viaggio intrecciato di crimine e dolore.

Sara: la terza serie più vista su Netflix trasforma il crime italiano al femminile con Petra Delicato

Petra: Cinismo e Ironia nel Crime

Petra Delicato emerge come un personaggio ribelle, avvolto nel cinismo e nell’ironia, in netto contrasto con la riservatezza di Sara. Ispettore della squadra mobile di Genova, con un passato da avvocato e due matrimoni falliti, la sua vita è semplice e spartana, abitata solo da un ragno nel suo appartamento spoglio. Questa scelta di vita riflette la sua autonomia e un certo distacco emotivo, mentre una sorprendente empatia si rivela nel modo in cui affronta i casi e si relaziona con le persone.

Un Duo Investigativo Affiatato

Insieme al viceispettore Antonio Monte, Petra forma una coppia investigativa equilibrata e riflessiva. Usano ironia e pragmatismo per affrontare casi complicati. La Genova dipinta nella serie è viva e vibrante, ma anche aspra, proprio come il carattere di Petra. Sebbene il tono della serie sia meno cupo rispetto a quello di Sara, mantiene una profonda complessità, esplorando le contraddizioni di un’eroina che rifiuta le convenzioni della femminilità tradizionale.

Due Volti della Solitudine al Femminile

Sara e Petra incarnano due archetipi di donna e investigatrice distinti, entrambe lontane da ruoli predefiniti. Pur vivendo da sole, affrontano la solitudine in modi diversi: Sara come una protezione contro il mondo, Petra con uno spirito disincantato. Mentre Sara si dedica all’osservazione silenziosa, Petra fa leva sul sarcasmo e sull’intuito per rivelare la verità.

Motivazioni e Ferite Emotive

Entrambe le investigatrici si confrontano con ferite irrisolte del passato. Teresa e Monte, i compagni d’indagine, diventano alleati preziosi nel riflettere sui nodi emotivi delle protagoniste. Le origini letterarie delle loro storie influenzano profondamente il tono delle serie: Sara si muove tra introspezione e noir psicologico, mentre Petra, basata su una saga spagnola, adotta un registro più leggero che equilibra dramma e umorismo.

Un Ritratto Autentico delle Donne nel Crime Contemporaneo

Le motivazioni che guidano queste investigatrici sono diverse. Sara agisce spinta dal dolore e dalla perdita, mentre Petra cerca giustizia e uno spazio nel suo difficile ambiente. Tuttavia, entrambe rappresentano un ritratto credibile e complesso delle donne nel crime contemporaneo italiano, capaci di connettersi con il pubblico grazie a una narrazione autentica e realistica.

Queste due storie ci portano a riflettere su quanto possano essere diverse le esperienze femminili di fronte al dolore e alla ricerca di verità. Con quale personaggio vi identificate di più? E come vedete l’evoluzione del ruolo delle donne nel crime italiano? Non vedo l’ora di sentire le vostre opinioni!


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