La nuova versione di “Sandokan” promette di essere un’avventura entusiasmante, trasportando gli spettatori in un mondo esotico e avventuroso. Ambientata nel Borneo del XIX secolo, la serie racconta le gesta del celebre pirata e il suo scontro con la colonizzazione. Ciò che rende questa produzione ancora più interessante è l’uso innovativo di location italiane e tecnologie all’avanguardia per ricreare atmosfere lontane e suggestive.
Un viaggio nell’epoca dei pirati
La serie si svolge in un periodo storico denso di conflitti tra le popolazioni locali e gli oppressori coloniali. Gli spettatori seguono le avventure di Sandokan, il suo amico Yanez, la giovane Marianna e Lord Brooke, il cacciatore di pirati. Nonostante la narrazione si sviluppi su scenari lontani, la scelta produttiva di utilizzare location italiane ha permesso di dar vita a un racconto visivamente straordinario. La quasi totalità delle riprese si è svolta in Italia, sfruttando un imponente sistema di produzione che include centinaia di tecnici e attori provenienti da tutta Europa. Durante le riprese sono stati utilizzati strumenti tecnologici avanzati come schermi LED circolari e soluzioni di realtà aumentata, creando un’esperienza immersiva che sorprende per la sua qualità visiva.
I luoghi magici del set
Tra le principali location delle riprese figura il Teatro 7 di Formello, nel Lazio. Qui sono stati realizzati interni scenografici, tra cui tre vascelli e una straordinaria struttura LED a 360 gradi, capace di simulare ambientazioni oceaniche e splendidi tramonti tropicali. Questo innovativo sistema ha reso possibile la realizzazione di scene complesse in totale sicurezza, evitando le difficoltà di girare in mare aperto.
Altre location significative includono i Cisternoni romani ad Albano Laziale, che offrono spazi sotterranei affascinanti e misteriosi, perfetti per rappresentare ambientazioni esotiche. A Tivoli, il Parco Laghi dei Reali ha fornito l’ambiente ideale per ricreare foreste tropicali. Le cascate di Chia, sempre nel Lazio, hanno contribuito a evocare atmosfere di giungla, aggiungendo ulteriore fascino visivo alla narrazione.
Castelli e coste incantevoli
In Toscana, il Castello di Sammezzano si è trasformato nella residenza del Sultano del Brunei, grazie alle sue eleganti sale e alla sua architettura moresca. Questo gioiello architettonico ha arricchito la narrazione con la sua bellezza senza tempo.
La Calabria ha giocato un ruolo cruciale nella realizzazione della serie. Per ben quattro mesi, la troupe ha trasformato diversi paesaggi della regione in porti coloniali e villaggi indigeni. Lamezia Terme ha preso vita come Labuan, una colonia britannica, grazie alla costruzione di un ampio backlot. Qui, la produzione ha replicato edifici coloniali e banchine, creando un vero e proprio set urbano.
Inoltre, il castello aragonese di Punta delle Castella è diventato un avamposto strategico per la narrazione, abbellito da un molo scenico dedicato. Altre località come Tropea e Capo Vaticano hanno fatto da sfondo a scene d’azione mozzafiato, immerse in spiagge bianche e acque turchesi.
Esplorazioni oltre confine
Oltre all’Italia, anche l’estero ha ospitato alcune riprese. L’Isola di Réunion ha fornito ambientazioni naturali perfette, caratterizzate da foreste lussureggianti e coste accidentate, come quelle del Borneo. Infine, la Thailandia ha contribuito con suggestivi sfondi naturali, integrati nelle sequenze girate in studio.
Il debutto della serie è previsto per il 1° dicembre 2025, e sarà possibile seguirne gli episodi su Rai 1 dalle 21.30, oltre che sulla piattaforma RaiPlay per una fruizione on demand.
Con un mix di talento cinematografico e scelte audaci nelle location, “Sandokan” si preannuncia come uno dei titoli più attesi della stagione, promettendo di affascinare il pubblico con storie di avventure epiche e paesaggi mozzafiato.
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