Un aneddoto sorprendente sul set di Popeye
Una rivelazione scioccante è emersa da un’intervista con Barry Diller, ex CEO della Paramount Pictures, durante il suo tour per promuovere il libro di memorie “Who Knew”. Diller ha condiviso un retroscena inaspettato riguardo al film Popeye – Braccio di Ferro, diretto da Robert Altman nel 1980.
Il set più controverso
Durante la tappa newyorkese dell’evento, un moderatore ha chiesto a Diller quale fosse il set cinematografico più “cocainomane” che avesse mai visto. Senza esitare, l’ex dirigente ha risposto: “Oh, Popeye”. Ha poi aggiunto, con un accenno di ironia, che guardare quel film è come ascoltare la musica a velocità doppia: “Questo è un film che gira a 78 giri e a 33”.
Droghe e pellicola: una strana combinazione
Diller ha descritto il contesto in cui il film è stato girato, rivelando che l’uso di droghe era all’ordine del giorno: “All’epoca, le lattine di pellicola venivano spedite a Los Angeles per la lavorazione. Questo film è stato girato a Malta. E abbiamo scoperto che le scatole di pellicola venivano usate per spedire la cocaina avanti e indietro dal set. Erano tutti strafatti”.

Popeye: un debutto memorabile
Nel cast del film spiccava Robin Williams, che interpretava il leggendario personaggio di Braccio di Ferro. Questo ruolo rappresentava il suo primo incarico sul grande schermo, dopo i successi ottenuti nella serie Happy Days e nel suo spin-off, Mork & Mindy.
Un successo al botteghino, ma non senza critiche
Accanto a Williams, anche Shelley Duvall, attrice prediletta di Altman, vestiva i panni di Olive Oyl. Il film, sebbene abbia incassato circa 60 milioni di dollari in tutto il mondo, quasi il doppio del budget iniziale, ha ricevuto recensioni contrastanti, spesso poco favorevoli.
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