Il 12 Giugno 2025, il leggendario Stadio Meazza di San Siro si è animato per il ritorno live dei Modà, che hanno incantato cinquantamila fan appassionati in un evento che ha sorpreso anche gli scettici.
Un’Inaspettata Avventura Musicale
“Avresti mai pensato di andare a un concerto dei Modà?”
Queste parole mi ha rivolto mia figlia mentre varcavamo l’ingresso di San Siro quella magica sera di giugno. La risposta era evidente: no, non lo avrei mai previsto. Eppure, eravamo circondati da cinquantaseimila anime pronte a intonare ogni singola nota della band capitanata da Kekko Silvestre.
La Previsione del Ritorno
Non è stata solo una fortunata coincidenza. Come giornalista musicale ero a conoscenza del concerto mesi prima dell’annuncio ufficiale, non per fare gossip, ma perché spesso gli artisti si confidano sapendo che le informazioni rimarranno riservate. Questo atteso ritorno era palpabile da tempo.

Un Percorso di Riscatto
I Modà hanno attraversato periodi turbolenti, soprattutto Kekko, la mente creativa della band. Un “buco nero” esistenziale ha messo a dura prova la loro carriera e li ha tenuti lontani dai palchi per un po’. Anche io, in passato, avevo espresso critiche verso di loro fino al loro rientro al Festival di Sanremo nel 2023.
La Magia di Sanremo
Quella manifestazione è stata un punto di svolta: con il brano “Non ti dimentico”, Kekko ha condiviso la sua lotta contro la depressione con grande sincerità. Nonostante le recensioni della critica non siano state delle migliori, il pubblico li ha accolti a braccia aperte.
Un Pubblico Autentico
In un’epoca in cui molti eventi musicali si riempiono grazie a vendite promozionali o biglietti omaggio, il concerto dei Modà si è distinto. Cinquantamila fan presenti, tutti con un biglietto regolarmente acquistato, senza sconti last-minute. Questo evidenzia il profondo attaccamento del pubblico nei confronti della band e l’importanza di riconoscere quando un artista riesce ancora a richiamare folle autentiche, senza manovre pubblicitarie forzate.
Il Successo Costruito nel Tempo
Il trionfo dei Modà non è frutto del caso: “Viva i romantici”, uno dei loro album più noti, ha venduto seicentomila copie reali in un’epoca in cui i dischi fisici si compravano nei negozi. Un risultato impressionante nel panorama discografico italiano.
L’Essenza di una Connessione
Arrivare a San Siro quel giorno significava immergersi in un’atmosfera unica. Non eravamo soli; c’erano migliaia di persone unite dalla stessa passione. Ho visto volti cantare con entusiasmo melodie conosciute fin dall’infanzia, trasmesse da genitori o amici. L’energia che si sprigionava dallo stadio era indescrivibile, mentre tutti vibravano all’unisono sulle note di successi come “La notte”, “Come un pittore” e “Arriverà”.
Oltre la Nostalgia
Il concerto non si è limitato a rievocare ricordi; i Modà hanno anche presentato pezzi nuovi che, sebbene meno conosciuti, sono riusciti a creare una connessione profonda con il pubblico. Un momento particolarmente emozionante è stato l’apparizione di Nicola Nite dei Tazenda, che ha portato una ventata di freschezza alla già potente esibizione della band.
Una Performance Emozionale
Gli assoli di chitarra e il ritmo incalzante dimostravano che la band era viva e capace di suonare autenticamente, senza affidarsi alle sequenze elettroniche sempre più comuni nei concerti odierni. Un episodio toccante ha visto un giovane salire sul palco per dichiarare il suo amore alla fidanzata, ricevendo l’omaggio di Kekko con una dedica su “Viva i romantici”. Tali momenti rendono ogni live speciale poiché trasformano lo spettacolo in una celebrazione dell’umanità.
Simboli di Resilienza
Kekko, indossando una giacca dorata, ha intonato “Vivo da re”, un simbolo della determinazione della band nonostante le difficoltà affrontate negli anni. Non sono diventato un fan accanito dei Modà né ho cambiato opinione su precedenti critiche, ma quella sera ho compreso meglio la potenza emotiva delle loro canzoni quando vengono condivise con migliaia di persone.
L’Importanza dell’Autenticità
In un mondo dominato da algoritmi musicali e produzioni standardizzate, vedere una band italiana esibirsi dal vivo con tale intensità merita rispetto e apprezzamento genuino. Mentre tornavamo a casa sulla metro – rallentata per i lavori – ho sentito due spettatori raccontare come le loro vite fossero intrecciate con la musica appena vissuta: storie quotidiane racchiuse in un evento straordinario.
Per questo motivo, tornerei volentieri allo Stadio Meazza anche stasera: per sentirmi parte di qualcosa di più grande, almeno per due ore, sotto le luci del palco.
Sono emozionata per il concerto e il suo impatto! È incredibile come la musica possa unire le persone e trasformare esperienze personali in un’unica grande celebrazione. Voi cosa ne pensate? I Modà vi hanno mai toccato con le loro canzoni?
Testo scritto da [Nome Giornalista], Milano 13 giugno 2025