Manderlay: Bryce Dallas Howard svela il drammatico scontro con Lars Von Trier durante le riprese

Un Ricordo di Tensione sul Set

Bryce Dallas Howard ha recentemente condiviso un episodio di particolare tensione vissuto durante le riprese di Manderlay, film diretto da Lars Von Trier. Durante un’intervista con The Times UK, l’attrice, nota per le sue origini cinematografiche, ha messo in luce il comportamento provocatorio del regista danese, aggiungendo così un ulteriore tassello al mosaico delle polemiche che circondano la sua figura.

Il Carattere Provocatorio di Von Trier

Lars Von Trier ha costruito la sua carriera su scelte artistiche audaci e atteggiamenti spesso divisivi. Bryce Dallas Howard, figlia del celebre regista Ron Howard, ha rivelato che nemmeno la sua esperienza nel settore cinematografico l’ha preparata adeguatamente alla condotta a volte aggressiva del cineasta. Durante le riprese di Manderlay, sequel di Dogville, Von Trier si sarebbe rivolto a lei con insulti provocatori.

Un Episodio Incandescente

Secondo quanto raccontato da Bryce, il regista avrebbe iniziato attaccando suo padre, definendolo “un pessimo regista”. Quando l’attrice ha chiesto il motivo di tali provocazioni, lui ha risposto di essere in cerca di una reazione rabbiosa, perché “non sapeva come si manifestasse.” La situazione è degenerata al punto che Von Trier le ha lanciato un bicchiere d’acqua in faccia; la risposta di Bryce è stata fulminea: ha ricambiato il gesto. Dopo aver chiesto cosa avesse motivato quella reazione, il regista si è allontanato. Per Bryce, quella è stata un’esperienza intensa ma non traumatica.

Manderlay: Bryce Dallas Howard svela il drammatico scontro con Lars Von Trier durante le riprese

I Controversi Comportamenti di Von Trier

La personalità di Lars Von Trier è stata da sempre al centro di polemiche. Nel 2011, al festival di Cannes, il regista fece delle dichiarazioni inopportune riguardanti Hitler, suscitando una forte reazione da parte del pubblico e dei critici. Non è la prima volta che Von Trier si ritrova al centro di diverbi e comportamenti controversi sul set.

Testimonianze di Attrici e Attori

Anche altre figure del mondo del cinema, come Björk, hanno denunciato l’atmosfera opprimente e le pressioni indesiderate subite durante le riprese di Dancer in the Dark, sempre sotto la regia di Von Trier. Altri attori, come John C. Reilly, hanno abbandonato il set di Manderlay in segno di protesta per l’uccisione di un animale durante le riprese. Questi episodi dimostrano come lavorare con Von Trier possa essere un’esperienza carica di tensioni.

Un Film Controverso e Provocatorio

Manderlay è ambientato negli anni ’30 in Alabama e narra la storia di una giovane donna e di suo padre che scoprono una piantagione ancora in funzione, dove persiste la schiavitù, nonostante fosse ufficialmente abolita. Il film mette in evidenza il contrasto tra i valori moderni della protagonista e la realtà dell’epoca.

Un Cast di Talenti

Bryce Dallas Howard interpreta il ruolo principale, subentrando a Nicole Kidman, che aveva recitato nel precedente Dogville. Accanto a lei, un cast di attori come Willem Dafoe e Danny Glover contribuisce a dare vita a un tema delicato e controverso. Nonostante le difficoltà sul set, l’interpretazione di Bryce offre profondità alla vicenda esplorata da Von Trier, arricchendo il film con elementi narrativi intensi.

Una Salute Compromessa e il Futuro di Von Trier

Nel 2022, Von Trier ha annunciato di essere stato diagnosticato con il morbo di Parkinson, una condizione neurodegenerativa che ha influenzato sia la sua vita personale che professionale. Nel febbraio 2025, si è sottoposto a un ricovero in una clinica specializzata per ricevere trattamenti più approfonditi.

Un’Icona del Cinema Europeo

Questi sviluppi stanno sicuramente influenzando il suo lavoro recente, rallentando le produzioni e modificando il suo approccio sul set. Tuttavia, Von Trier continua a essere una figura centrale nel panorama cinematografico europeo, il cui percorso rimane intriso di arte e polemiche. La sua salute incerta getta una nuova luce sulla sua attività e mantiene viva l’attenzione su un regista che ha segnato profondamente il cinema degli ultimi decenni.

Come fan, sento una profonda ambivalenza nei confronti di Lars Von Trier. La sua capacità di affrontare temi tanto complessi quanto controversi mi affascina, ma non posso fare a meno di riflettere sulle conseguenze del suo comportamento. È possibile separare l’arte dall’artista? Quanto siamo disposti a tollerare in nome dell’arte? Vorrei conoscere le vostre opinioni su questo delicato equilibrio!


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