Il futuro della saga di Knives Out
Rian Johnson, il regista noto per la sua direzione della popolare serie di film con Daniel Craig, ha recentemente condiviso delle riflessioni sui suoi progetti futuri dopo l’uscita del terzo capitolo intitolato Wake Up Dead Man. Intervistato da una nota testata, Johnson ha rivelato di avere già in mente alcune idee iniziali per il proseguimento della saga, anche se nulla è ancora definito.
Il successo del primo film, Cena con delitto – Knives Out, ha permesso a Johnson di sviluppare ulteriormente la trama con il successivo Glass Onion e, successivamente, con Wake Up Dead Man, continuando a seguire le avventure dell’investigatore Benoit Blanc interpretato da Daniel Craig. Questo percorso ha avuto un forte riscontro di pubblico, consolidando la reputazione della saga come uno dei punti di riferimento nel genere giallo contemporaneo.
Durante l’intervista, Rian Johnson ha descritto il suo processo creativo, affermando di avere delle idee di base che potrebbero evolversi in qualcosa di concreto. Ha dichiarato: “Ho alcune idee di base, elementari, concettuali. Tipo: ‘Ok, sarebbe interessante se fosse questo tipo di cosa’”. Anche se l’immaginario progettato resta vago, questa nebulosità rappresenta per lui un aspetto positivo, poiché offre spazio per la riflessione e la creatività prima di passare alla scrittura vera e propria.
I tempi di realizzazione e nuova direzione
Rian Johnson ha sottolineato l’importanza di prendersi il tempo necessario prima di tornare al franchise Knives Out. Egli desidera dedicarsi a un altro progetto cinematografico che possa diversificare la sua produzione artistica. Questo è dovuto anche al fatto che ciascun film della saga richiede un’attenzione meticolosa per costruire una trama intrigante e coerente con il contesto attuale, senza trascurare gli elementi che hanno reso i suoi precedenti lavori tanto apprezzati.
Il regista ha anche parlato del suo approccio alla narrazione, evidenziando come parte del suo impegno creativo sia quello di rispondere ai sentimenti e alle esperienze collettive del presente. A questo riguardo, ha affermato: “Parte del fare questi film, per me, è reagire al momento presente, non necessariamente agli eventi attuali o alla politica o alla cultura in modo specifico, ma a ciò che stiamo tutti provando nel mondo in quel momento”.
La volontà di Johnson di mantenere un legame con il presente si traduce nella sua intenzione di non creare opere senza tempo. Desidera che ogni film abbia un riscontro con quello che le persone stanno vivendo, rendendo l’opera più accessibile e rilevante. Al termine della conversazione, ha espresso la sua deliberata ambivalenza riguardo ai dettagli del futuro progetto: “Quindi, sì, non lo so. Ho una vaga idea, ma cerco di mantenerla vaga finché non arriva il momento di farla davvero”.
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