Il ricordo di un’infanzia sul set cinematografico
Ke Huy Quan, vincitore dell’Oscar e noto per il suo ruolo da protagonista nel film Everything Everywhere All at Once, ha recentemente condiviso i ricordi del suo passato nel mondo del cinema, in particolare riguardo alle sue esperienze durante le riprese di Indiana Jones e il tempio maledetto. L’attore, che ha iniziato la sua carriera negli anni ’80, è diventato celebre come giovane interprete nel ruolo di Data ne I Goonies, mostrando già allora il suo talento naturale.
La nostalgia lo porta a rivivere emozioni intense e spensierate, descrivendo come fosse completamente immerso nell’atmosfera del set. “Non sapevo nemmeno che avessero costruito quel villaggio in cui stavamo girando”, ha confessato Quan, richiamando alla mente i momenti passati in Sri Lanka. Per lui, tutto ciò che vedeva era reale e affascinante, senza comprendere l’importanza dei registi coinvolti, come Steven Spielberg, che stava lavorando al progetto.
Un viaggio tra gioco e lavoro
Per il giovane Ke Huy Quan, il set di girato rappresentava un parco giochi. “Era un divertimento assoluto”, ha affermato, sottolineando quanto fosse entusiasta di poter saltare la scuola per recitare. “Avevo una tutor con me, quindi la mia mente era sempre rivolta al set, desideroso di tornare a girare”, ha ricordato. Dopo le riprese in Sri Lanka, il cast si trasferì a Londra, dove proseguirono le riprese negli Elstree Studios. Qui, l’atmosfera era altrettanto coinvolgente, con ambienti pratici che davano vita a scene incredibili, rendendo il lavoro di attore ancora più emozionante.
L’entusiasmo di Quan per il suo lavoro era contagioso, e lui stesso ammette che reagire alle scene era semplice: tutto sembrava così autentico. Ricorda anche le sue brevi ma significative ore di scuola tra le riprese, sottolineando come ogni giorno fosse un’avventura straordinaria.
Legami indimenticabili con i grandi del cinema
Ke Huy Quan ha inoltre parlato del rapporto speciale avuto con Steven Spielberg, descrivendolo come un vero amico e un “ragazzino” con cui passava del tempo. Gli piaceva giocare ai videogiochi arcade nel suo ufficio, creando un legame che andava oltre la semplice interazione professionale. Tra i vari giochi che hanno condiviso, Quan ricorda vividamente Pole Position, un gioco di corse automobilistiche molto popolare all’epoca, in cui Spielberg mostrava abilità notevoli.
La meraviglia di Quan non si ferma qui; egli esprime stupore anche per aver visto il film montato per la prima volta sul grande schermo. Crescendo in una famiglia che non trascorreva molto tempo al cinema, l’esperienza di assistere alla proiezione del film è stata per lui una rivelazione. La magia del cinema ha colpito profondamente la sua giovinezza, portandolo a diventare l’attore apprezzato che è oggi.
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