Il silenzio degli innocenti, Anthony Hopkins smentisce litigi con Jodie Foster sul set

Il chiarimento di Anthony Hopkins sulla presunta faida

L’attore premio Oscar ANTHONY HOPKINS ha recentemente preso posizione riguardo a delle indiscrezioni che lo vedevano in conflitto con l’attrice JODIE FOSTER durante le riprese del film cult “Il silenzio degli innocenti”. Queste voci, diffuse nel tempo, hanno sempre suscitato interesse tra i fan e gli appassionati di cinema. HOPKINS ha voluto smentire categoricamente tali affermazioni, definendole semplicemente come “stronzate”. L’intento dell’attore era di chiarire la natura della loro interazione sul set e di rassicurare i fan circa il rapporto professionale tra i due.

Durante un episodio del podcast “Armchair Expert With DAX SHEPARD”, HOPKINS ha rivelato di aver incontrato JODIE FOSTER e di averla trovata molto gentile. Ha affermato che le voci di un suo presunto silenzio nei confronti dell’attrice sono infondate. Al contrario, i due attori erano piuttosto amichevoli l’uno con l’altro. HOPKINS ha sottolineato che non c’era niente di inquietante nella loro relazione e che le speculazioni al riguardo erano completamente errate.

La collaborazione sul set del film iconico

HOPKINS ha approfondito la sua esperienza lavorativa durante le riprese de “Il silenzio degli innocenti” nel suo recente memoir intitolato “We Did OK, Kid: A Memoir”. In questo libro, l’attore ha rivelato che lui e la collega FOSTER avevano scelto di mantenere una certa distanza per il bene dei loro personaggi. HOPKINS interpretava HANNIBAL LECTER, un assassino cannibale, mentre FOSTER interpretava CLARICE STARLING, un’agente dell’FBI in formazione. Questa scelta artistica aveva lo scopo di rendere i loro ruoli ancora più incisivi e dare vita a dinamiche di tensione e intimidazione.

Il silenzio degli innocenti, Anthony Hopkins smentisce litigi con Jodie Foster sul set

Secondo HOPKINS, il regista JONATHAN DEMME ha contribuito a creare uno dei personaggi più inquietanti della storia del cinema. L’attore ha spiegato come, fin dalla prima lettura della sceneggiatura, avesse chiaro come rendere credibile il suo personaggio. Durante quella prima lettura a New York, HOPKINS racconta di aver ricevuto reazioni sorprendenti dai presenti, tra cui l’esclamazione di uno dei produttori che si domandava cosa stesse facendo. Anche JODIE FOSTER aveva commentato il suo approccio, dicendo “Fai paura”.

Il superamento della tensione tra i due attori

Nel suo memoir, HOPKINS ha descritto anche l’atmosfera di lavoro intensa che ha caratterizzato il set. Ha raccontato di come, all’inizio, entrambi si siano immersi nel progetto con grande dedizione, cercando di dimostrare il meglio di sé stessi. HOPKINS ha notato che ci si poteva quasi “sentire cadere uno spillo nella stanza” mentre interpretava il suo personaggio. Questo livello di coinvolgimento ha inevitabilmente portato a un senso di distanza tra i due attori durante le riprese, alimentato dalla potenza della sceneggiatura scritta da TED TALLY, che adattava il romanzo di THOMAS HARRIS.

Solo verso la conclusione delle riprese, la tensione è stata allentata da un pranzo celebrativo tra i due protagonisti. HOPKINS ha condiviso che, durante quel pasto, FOSTER gli ha confessato di aver avuto molta paura di lui durante le riprese. Questo momento ha permesso di abbattere le barriere create dalla necessità di interpretare i propri ruoli con impegno. Entrambi si sono riconosciuti la presenza di una certa distanza, ma hanno anche trovato un forte legame che li ha uniti, al punto da salutarsi calorosamente da allora in poi.

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