Un Nuovo Orizzonte Musicale
Dal 2013, l’informazione si fa ponte di connessione tra le diverse anime del Paese. In questo contesto, un gruppo musicale ha deciso di intraprendere una nuova avventura: dopo anni di creazioni originali, hanno scelto di reinterpretare melodie scritte da altri artisti nel progetto *exploration*. Questo è scaturito dall’esperienza del concerto *jazzplotation* a JazzMi, con l’obiettivo di arricchire la loro identità sonora attraverso influenze esterne.
La Curiosità Verso il Nuovo
Negli ultimi tempi, il gruppo ha sviluppato una nuova curiosità per repertori diversi, spinta dalla loro lunga carriera nella musica originale dedicata alle colonne sonore. Dopo diciotto anni di composizioni personali, è emersa la voglia di mettersi alla prova in un modo differente, affrontando brani scritti da altri. L’occasione di questa trasformazione è arrivata grazie al progetto jazzplotation, il quale ha aperto la strada verso un concerto a jazzmi, che ha ispirato il nuovo album exploration.
L’Evoluzione di Exploration
Exploration rappresenta un’evoluzione naturale dal progetto jazzplotation, segnando una nuova fase creativa per la band. Durante il concerto a jazzmi, i musicisti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con un repertorio che avevano solo ascoltato fino a quel momento. Quella serata ha risvegliato in loro la voglia di immergersi nella musica in modo più diretto, portandoli a considerare l’idea di registrare un disco interamente dedicato a brani non originali. Il repertorio scelto riflette interessi e influenze del gruppo, con l’intento di reinterpretare e fare propri questi brani.
Una Sfida Creativa
Dopo quasi vent’anni di produzioni proprie, la band ha affinato un sound distintivo, frutto di una continua ricerca. In questo periodo, la necessità di sperimentare ha preso piede, portandoli a cercare di comunicare la propria identità mentre suonano musiche di altri. Si tratta quindi di rielaborazioni, non di semplici esecuzioni, dove il carattere e lo stile del gruppo devono emergere anche in brani non scritti da loro. L’obiettivo è quello di riportare il proprio linguaggio musicale nelle tracce selezionate, mescolando stili ed influenze consolidate.
Un Album Unico e Personale
Nel disco exploration, il gruppo ha lavorato con dedizione per fondere il proprio sound con i brani selezionati, tutti legati da affinità stilistiche e tematiche. Hanno tratto ispirazione da pezzi che si avvicinano al loro immaginario musicale, trasformandoli attraverso arrangiamenti e improvvisazioni, frutto di anni di collaborazione. L’obiettivo è stato quello di indossare queste musiche come se fossero una seconda pelle, mantenendone l’essenza e aggiungendo quel tocco personale che rende ogni performance unica. Il risultato è un album che funge da ponte tra l’esplorazione di repertori esterni e l’espressione di un’identità sonora ormai ben definita.
Una Svolta Artistica Importante
La scelta di esplorare brani esterni rappresenta una significativa svolta nel percorso della band. Dopo anni di produzioni originali, soprattutto per colonne sonore, il gruppo si è liberato dalla pressione di dover sempre proporre musica propria. Questa nuova fase consente un allargamento dell’orizzonte artistico, permettendo di affrontare la musica attraverso l’interpretazione e la riflessione su opere già esistenti. Questo cambiamento non diminuisce la solidità del loro suono, ma la arricchisce con nuovi stimoli e prospettive, dando vita a concerti e registrazioni più variegate e ricche di contaminazioni.
Questo viaggio di esplorazione mi entusiasma profondamente! Vedere una band che ha già una solida identità decidere di avventurarsi in nuovi territori musicali è qualcosa di straordinario. La capacità di reinterpretare con freschezza e autenticità mi fa pensare: come possiamo noi, come fan, supportare i nostri artisti preferiti in queste nuove sfide creative? Che ne pensate?
