Garlasco: le chiamate cancellate dal telefono dei Poggi e le nuove strategie di De Rensis

La recente puntata di Ore 14 Sera ha messo in luce ulteriori dettagli sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi, un delitto che ha scosso l’intera opinione pubblica. Nella serata dell’11 dicembre 2025, il programma ha presentato sviluppi significativi, specialmente riguardo la posizione di Andrea Sempio e il misterioso telefono trovato nell’abitazione in cui è avvenuto il crimine.

Il caso Chiara Poggi torna al centro dell’attenzione mediatica

Durante la trasmissione, si è discusso in modo approfondito del caso di Garlasco. Con l’incidente probatorio fissato per il 18 dicembre, l’incontro si è rivelato particolarmente cruciale per le indagini in corso. In studio era presente Domenico Aiello, legale dell’ex pubblico ministero Mario Venditti, il quale aveva condotto le investigazioni su Sempio. La posizione di Venditti è ora sotto esame a causa di accuse di corruzione.

Aiello ha sollevato gravi accuse nei confronti di Antonio De Rensis, avvocato difensore di Alberto Stasi, parlando di incontri riservati che avrebbero avuto luogo con il procuratore Napoleone. Venditti, da parte sua, ha negato con fermezza le insinuazioni, sottolineando di aver lavorato in modo diligente e trasparente, affermando che le sue indagini erano state accettate dal giudice Lambertucci. Ha anche ribadito che l’unico colpevole rimane Stasi, come già stabilito in sede giudiziaria.

Aiello ha confermato la sua fiducia nel team legale che ha assistito Sempio nel corso degli anni, evidenziando l’inadeguatezza di alcune affermazioni fatte nelle discussioni pubbliche riguardanti il caso. La sua posizione sembra voler rafforzare un’idea di difesa coesa, ma ha anche messo in guardia su alcune potenziali incongruenze emerse nella narrazione generale.

Accuse e contraccuse tra gli avvocati coinvolti

Nel corso della puntata, De Rensis ha prontamente respinto le affermazioni di Aiello, chiarendo di non aver mai avuto incontri privati con il procuratore. Ha spiegato come qualsiasi interazione avesse avuto fosse avvenuta alla presenza di testimoni, ridimensionando le accuse e cercando di mantenere una posizione di trasparenza. Secondo De Rensis, le telefonate e i contatti avvenuti in precedenza non rappresentano prove di collusione o malafede, ma semplicemente pratiche normative.

La situazione è ulteriormente complicata dalla questione delle prove forensi. Durante il dibattito, si è parlato della perizia sul DNA, con Aiello che ha definito tale prova come non concludente, lasciando spazio a dubbi sulla sua validità. Questa affermazione ha riacceso il dibattito sugli eventi che hanno portato all’omicidio di Chiara Poggi e sulle reali responsabilità.

Le opinioni divergenti tra i due avvocati mettono in evidenza la complessità del caso e le tensioni tra le varie parti coinvolte. La prosecuzione delle indagini farà probabilmente emergere altri dettagli cruciali, mentre la stampa continua a seguire con attenzione ogni sviluppo.

I nuovi elementi emersi dalle indagini

Un aspetto che ha colpito l’attenzione durante la puntata è stato il misterioso telefono SIRIO rinvenuto nella villa teatro del delitto. Da una prima analisi risulta che il dispositivo potesse contenere fino a venti chiamate, ma ne sono state registrate solo nove, sollevando interrogativi su possibili manomissioni. I tecnici legali coinvolti nel caso sono preoccupati per la possibilità che prove cruciali siano state cancellate.

Inoltre, i dettagli condivisi dall’ingegnere Porta, che sta collaborando con la difesa di Stasi, hanno destato interesse. Nonostante i dati non siano stati trovati, si teme che le informazioni potrebbero essere state alterate da qualcuno con accesso alle procedure del dispositivo. Le implicazioni di questi nuovi sviluppi sono enormi e potrebbero influenzare notevolmente l’andamento del processo.

Mentre gli avvocati dibattono su queste questioni, rimane alta l’aspettativa del pubblico riguardo alle future rivelazioni e alla gestione della prova scientifica. Il fatto che le indagini stiano continuando mette in evidenza che nuovi elementi potrebbero emergere, rivelando ulteriori sfumature in un caso che ha catturato l’attenzione nazionale.