Emanuele Dotto: La Voce del Giornalismo Sportivo Italiano
Emanuele Dotto, una figura iconica della radio italiana, ha condiviso con la Repubblica un’esperienza personale toccante che ha stravolto la sua esistenza. Dopo quasi cinquant’anni dedicati al giornalismo sportivo, la sua vita ha preso una piega inaspettata con la diagnosi di sclerosi multipla progressiva, avvenuta poco dopo il suo pensionamento. Questa condizione gli ha cambiato radicalmente le giornate, ma non ha spento completamente il suo indomito spirito.
Una Diagnosi Inaspettata
La notizia della malattia è giunta durante un periodo particolarmente vulnerabile: solo un mese dopo aver lasciato il lavoro. A 67 anni e mezzo, Dotto ha appreso dai medici di essere affetto da una forma rara e severa di sclerosi multipla, una patologia caratterizzata da un deterioramento continuo delle funzioni motorie, senza pause significative di miglioramento.
Affrontare una Nuova Realtà
Negli ultimi sei anni e mezzo, Dotto ha adattato la sua vita a nuove sfide: oggi si muove su una carrozzina e affronta crescenti difficoltà fisiche, ma la sua lucidità rimane intatta, come testimoniano le sue parole semplici ma profonde: «Ho avuto molto, e molto mi è stato tolto – dice con voce bassa – però nel cambio ci guadagno». Ogni singolo giorno diventa per lui una conquista preziosa.
Piccoli Gestidi Resilienza
La quotidianità di Dotto è costellata di gesti simbolici che lo aiutano a mantenere viva la mente e lo spirito. Momenti come ascoltare musica o leggere libri diventano essenziali per evadere dalla sofferenza fisica. Spesso si ritrova a guardare fuori dalla finestra, perso nei ricordi legati al giardino della scuola elementare di Genova Quinto, un luogo che occupa un posto speciale nel suo cuore.
Sostegno Indispensabile
Due figure fondamentali accompagnano Dotto in questo difficile percorso: la moglie Marina, sempre presente al suo fianco, e la figlia Emanuela, che lo sostiene con affetto incondizionato. Questo supporto familiare rappresenta un’ancora di salvezza nelle tempeste provocate dalla malattia.
Un Protagonista del Giornalismo Sportivo
Dotto non è soltanto un uomo colpito dalla malattia; è uno dei volti più amati del giornalismo sportivo italiano degli ultimi decenni. La sua carriera è iniziata negli anni Settanta sulle testate locali, per poi approdare alla Rai nel 1980, dove è rimasto fino al 2019.
Un’Icona delle Radiocronache
Il suo nome è indissolubilmente legato a “Tutto il calcio minuto per minuto”, il programma che ha rappresentato un pilastro delle radiocronache sportive italiane. Ha narrato le gesta delle squadre genovesi, come Genoa e Sampdoria, e ha coperto eventi internazionali come i Giochi Olimpici e i Mondiali di calcio.
Una Voce che Incanta
Dotto ha raccontato anche importanti gare ciclistiche come il Tour de France e il Giro d’Italia, nonché corse automobilistiche come la Formula Uno. Lo ha fatto mantenendo uno stile chiaro ed essenziale, capace di coinvolgere milioni di ascoltatori nelle emozioni dello sport dal vivo. «Ho visto, ho guardato, ho raccontato», ripete spesso, un mantra che riassume la sua passione per il mestiere che ama.
Un Legame Indissolubile con la Cultura Sportiva
La lunga carriera di Dotto dimostra quanto sia stata preziosa la sua figura nel panorama culturale sportivo italiano, utilizzando le trasmissioni radiofoniche come veicolo per raggiungere generazioni di appassionati, portando la voce umana direttamente nelle case e nelle auto degli ascoltatori italiani lungo le strade affollate.
È difficile non emozionarsi ascoltando la storia di Emanuele Dotto, un uomo che, nonostante le avversità, continua a ispirarci con la sua resilienza. Per noi fan del giornalismo sportivo, lui rappresenta una parte fondamentale della nostra cultura. Cosa ne pensate? Come possiamo sostenere e valorizzare queste storie di coraggio nella nostra comunità? Condividete le vostre riflessioni, perché ogni voce conta!