Novità in arrivo per Devil May Cry su Netflix
Netflix ha ufficializzato la data di uscita della seconda stagione di Devil May Cry, prevista per il 12 maggio 2026. Questa anime, creata da Adi Shankar, promette un cambiamento significativo sia nel tono che nello stile, ampliando ulteriormente la mitologia della serie e introducendo Vergil come figura centrale del racconto. L’attesa è alta tra i fan, pronti a scoprire come queste novità influenzeranno la trama.
Devil May Cry si distingue come uno dei migliori adattamenti di videogiochi all’interno del catalogo Netflix, e la seconda stagione sembra avere ambizioni ancora più elevate. Con una nuova estetica e una direzione narrativa annunciata dallo stesso Adi Shankar, il progetto si propone di ridefinire le sue ambizioni espressive. La serie ha riscosso un buon successo tra gli appassionati del franchise videoludico originale e tra gli amanti dell’animazione, spingendo Netflix a investire ulteriormente in questo segmento.
La visione creativa di Adi Shankar
Adi Shankar è già noto per la sua capacità di reinterpretare opere videoludiche attraverso un linguaggio animato maturo e complesso. Per Devil May Cry, il progetto è il risultato di una collaborazione tra Shankar, Capcom e Netflix, con l’animazione curata da Studio MIR, un’azienda riconosciuta per il suo lavoro in produzioni come The Witcher: Nightmare of the Wolf e DOTA: Dragon’s Blood. Il team creativo include anche Alex Larsen alla scrittura, e figure chiave come Hideaki Itsuno di Capcom e Seung Wook Lee di Studio MIR, assicurando una continuità nella direzione artistica della serie.
Nella prima stagione, il racconto ha adottato un approccio frammentario, attingendo a diversi elementi dai videogiochi per comporre una storia autonoma. Questo ha permesso di introdurre l’universo di Dante a una vasta audience, compresi coloro che non conoscevano il materiale originale. Tuttavia, la seconda stagione sembra voglia evolvere oltre, ampliando la narrazione e rivedendo il ritmo, al fine di rendere l’anime più definito e distintivo.
L’espansione del mito: Vergil e il passato di Dante
Uno degli assi portanti della seconda stagione sarà l’approfondimento del passato di Dante e l’integrazione di Vergil come personaggio chiave. Se nella prima stagione Vergil era solo accennato, ora diventa una presenza concreta e decisiva, destinata a influenzare profondamente lo sviluppo degli episodi futuri. Questo passaggio rappresenta una tappa importante per i fan della saga, poiché segna l’ingresso nelle dinamiche dei conflitti più iconici della storia.
Adi Shankar ha sempre affermato che la prima stagione doveva fungere da base per qualcosa di più grande. In una sua intervista, ha chiarito la filosofia sottostante a questo ritorno, affermando che la seconda stagione avrà una narrazione diversa, sia stilisticamente che tonalmente. Vergil rappresenta un elemento fondamentale, tanto da rendere la nuova stagione quasi come una serie a sé stante, pronta ad esplorare nuove direzioni narrative.
Un cambio di tono verso una narrazione più matura
Il cambiamento di tono previsto per la seconda stagione suggerisce una narrazione più coesa, che potrebbe risultare più oscura e consapevole delle aspettative del pubblico. Con la promessa di un’evoluzione significativa rispetto al passato, i fan possono aspettarsi una storia che non solo arricchisce il lore di Devil May Cry, ma che affronta anche tematiche nuove e complesse. Questo approccio potrebbe elevare ulteriormente la serie, portando a una visione più ampia e articolata delle dinamiche tra i personaggi e il loro universo.
In sintesi, la seconda stagione di Devil May Cry rappresenta un’opportunità per il team creativo di esplorare territori narrativi inediti, facendo crescere la narrativa e dando vita a personaggi già amati, in un contesto ricco di sfide e avventure.
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