Da M. Il figlio del secolo a Carême, Davide Serino esplora la serialità moderna

Il riconoscimento di M. Il figlio del secolo

Il 2025 si è aperto con un notevole successo per M. Il figlio del secolo, che ha ottenuto il titolo di quarta miglior serie dell’anno secondo il NEW YORK TIMES. Questo importante riconoscimento sottolinea il valore di una produzione italiana di grande qualità, che ha attirato l’attenzione sia a livello nazionale che internazionale. La serie, disponibile su SKY, ha fatto il suo debutto negli Stati Uniti tramite MUBI, suscitando interesse e curiosità tra i critici e il pubblico.

Per approfondire il fenomeno M. Il figlio del secolo, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare DAVIDE SERINO, uno degli autori principali della serie. SERINO si distingue per il suo approccio audace e creativo nella scrittura, e ha alle spalle una carriera costellata di successi, collaborando a produzioni come QUI NON È HOLLYWOOD, THE BAD GUY e CARÈME. Nato nel 1988 a VARESE e oggi residente a ROMA, SERINO ha una visione chiara del suo lavoro e della sua arte, che si riflette nelle sue opere.

Il tema della contemporaneità in un contesto storico

M. Il figlio del secolo affronta la figura di BENITO MUSSOLINI, ma non si limita a raccontare solo la sua ascesa; la serie presenta anche un riflesso della realtà attuale, ponendo interrogativi sull’eredità del fascismo e del populismo nel mondo moderno. SERINO osserva che il fascismo rimane un argomento di discussione molto attuale, poiché le dinamiche di conquista del consenso da parte dei leader politici sono spesso simili a quelle utilizzate da MUSSOLINI. Questa connessione tra passato e presente rende la narrazione ancora più rilevante, invitando gli spettatori a riflettere sulle paure e sui bisogni della società contemporanea.

Nonostante i suoi temi delicati, la serie ha incontrato alcune difficoltà nel trovare una distribuzione internazionale. Inizialmente, SERINO aveva puntato a HBO come partner, data l’esperienza positiva di L’Amica Geniale. Tuttavia, ha ricevuto feedback che definivano il fascismo come troppo controverso. Questa risposta ha suscitato preoccupazioni in SERINO, che vede il dibattito intorno a questi temi come fondamentale per la comprensione storica e sociale.

Il grottesco come strumento narrativo

In un’intervista, SERINO ha discusso dell’uso del grottesco nella rappresentazione della storia, in particolare con riferimento all’ascesa di MUSSOLINI. Secondo lui, molti eventi storici legati a questo periodo possono apparire incredibilmente grotteschi e irrealistici. La marcia su Roma, ad esempio, è descritta da SERINO come una farsa drammatica. Questa fusione tra tragedia e comicità è una chiave interpretativa fondamentale nel suo processo di scrittura, che mira a catturare l’assurdità di certi avvenimenti storici.

Il dialogo con altri creatori, come il co-sceneggiatore STEFANO BISES e lo stesso autore del romanzo di riferimento ANTONIO SCURATI, è stato cruciale per sviluppare un equilibrio narrativo efficace. Trovare il giusto tono è essenziale per affrontare temi così complessi e delicati, e SERINO è consapevole della responsabilità che comporta presentare la storia in modo accessibile ma provocatorio.

Le sfide del period drama in Italia

Il panorama televisivo italiano presenta sfide significative per la produzione di period drama. I broadcaster tendono a sconsigliare tali progetti a causa dei costi elevati associati. Tuttavia, SERINO ha intrapreso questa strada sin dai suoi inizi con le serie 1992 e 1993, continuando a esplorare questo genere con M. Il figlio del secolo e CARÈME. SERINO sostiene che queste narrazioni storiche possono rivelarsi strumenti utili per riflettere su questioni attuali, mostrando l’importanza di esplorare il passato per comprendere il presente.

Un fattore cruciale per il successo di un period drama è la cura nell’accuratezza estetica. Tuttavia, SERINO mette in guardia dal rischio di cadere nella trappola di produrre un’opera che risulti un semplice esercizio di stile. La capacità di iniettare freschezza e originalità è essenziale per evitare che il prodotto finale risulti anacronistico o eccessivamente tradizionalista.

Creatività e collaborazione nel processo di scrittura

Un altro aspetto centrale della carriera di SERINO è l’importanza della collaborazione nella scrittura. Nel suo approccio, egli ritiene che il lavoro di squadra non solo migliori il risultato finale, ma stimoli anche la creatività. Collaborare con individui dotati di competenze diverse può generare idee innovative e apportare nuove prospettive a una sceneggiatura. SERINO sottolinea l’importanza di affiancarsi a persone più talentuose, poiché questo arricchisce il processo creativo ed espande le possibilità narrative.

Con una visione aperta e sperimentale, SERINO è propenso a mescolare diversi generi e stili, come dimostrato nella sua ultima opera, CARÈME. Questa produzione rappresenta un esempio di come la serialità possa evolvere e adattarsi alle richieste del mercato, presentando contenuti ricchi e diversificati, frutto di una continua ricerca di innovazione.

Unisciti alla Community su WhatsApp!

Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.

Entra nella Community
Torna in alto