Francesca Pascale racconta del suo amore tossico con Paola Turci e le contraddizioni con Berlusconi

Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, si è recentemente espressa in un’intervista al Corriere della Sera, rivelando le sue ambizioni politiche e le sue riflessioni sul passato. La donna ha parlato dell’importanza della sua esperienza nel panorama politico italiano e delle sue convinzioni personali, sottolineando la volontà di partecipare attivamente alla vita politica attraverso una candidatura nella sua regione, la Toscana.

Le aspirazioni politiche di Francesca Pascale

Nel colloquio, Pascale ha affermato il suo desiderio di avere un ruolo attivo nella politica, evidenziando che non ha mai smesso di partecipare agli eventi importanti come il Pride e altre manifestazioni. Questa passione per la politica la spinge a considerare una candidatura per la segreteria toscana, una mossa che definisce non solo un sogno, ma anche una continuazione del suo impegno civico. La sua connessione con figure influenti, come Marina Berlusconi, risulta significativa, dato il legame speciale che ha instaurato col tempo. Pascale ha raccontato come, nonostante si trovino in città diverse e conducono vite distinte, si sente sempre al corrente delle posizioni di Marina e pronta a interagire per discutere di temi politici e strategie future.

Parlando di potenziali eredi politici al ruolo di Berlusconi, Pascale ha espresso opinioni nette su diversi esponenti, suggerendo che Mario Draghi sarebbe una figura ideale, sebbene con ambizioni diverse. Critica apertamente Antonio Tajani, definendolo inadeguato e auspicando un intervento diretto di Marina e Pier Silvio Berlusconi per rivoluzionare il partito. La sua visione per il futuro della formazione politica è chiara: un reset totale e l’immediata organizzazione di congressi per riattivare il movimento.

I ricordi di un amore e un addio

Durante l’intervista, Pascale ha anche condiviso un momento molto personale: la notizia della morte di Silvio Berlusconi. Si trovava nella sua villa in Toscana quando ricevette la chiamata che riportava la tragica notizia, un evento che l’ha colta di sorpresa e l’ha portata a provare un dolore intenso, simile solo a quello vissuto per la perdita della madre. La sua descrizione del momento è carica di emozione, rivelando quanto fosse ravvicinato il loro legame. In un secondo momento, Pascale ha avuto l’opportunità di partecipare al funerale, dove si è sentita parte di un cerchio di amici dell’ex Premier, ricordando anche le parole che Berlusconi le aveva detto riguardo alla sua necessità di libertà.

La loro storia, dopo la separazione, ha visto Pascale intraprendere una nuova relazione, anche se questa non è stata priva di complicazioni. Ha ammesso di non essere stata pronta ad affrontare un nuovo legame dopo Berlusconi, descrivendo la situazione come un tentativo di superare il lutto attraverso un nuovo amore, ma rivelando anche le difficoltà emotive legate a quel passaggio.

Riflessioni su Marta Fascina e sul passato

Pascale si è soffermata anche sulla figura di Marta Fascina, attuale compagna di Berlusconi, esprimendo qualche riserva sul ruolo che ella ha assunto. Ha notato che spesso Berlusconi era un uomo di principi, e sembra rimanere delusa dalla sua percezione che tali valori siano stati traditi. Malgrado le sue critiche, riconosce che Fascina ha avuto importanza accanto a lui in un periodo cruciale della sua vita. Le parole di Pascale mettono in luce una certa nostalgia per i valori che secondo lei erano fondamentali nella vita pubblica di Berlusconi.

In merito alla recente polemica riguardante il “borsa gate”, Pascale ha condiviso la sua esperienza dopo aver ricevuto presunti regali falsi da un esponente politico. Ha affermato che non ha più avuto contatti con la ministra coinvolta, esprimendo una certa leggerezza sulla questione dei regali, pur sottolineando l’imbarazzo che ha provato in quella situazione. L’episodio mostra come la sua vita sia ancora intimamente intrecciata con le dinamiche politiche italiane, rendendo evidente che il suo percorso è tutt’altro che lineare.