Lino Banfi: le sfide della carriera e il messaggio che desidera lasciare sulla sua tomba

Lino Banfi si racconta attraverso un percorso personale che spazia tra amore, lavoro e riflessioni sulla vita. In una recente intervista nel podcast Sette Vite, l’attore noto come il “Nonno d’Italia” condivide momenti significativi della sua esistenza, offrendo uno sguardo profondo sulla sua carriera e sulle esperienze che lo hanno formato. Questa conversazione, condotta da Hoara Borselli, è un viaggio emozionante attraverso quasi un secolo di storia.

Il percorso artistico di un’icona del cinema

Lino Banfi ripercorre le fasi salienti della propria carriera, dai suoi esordi nel mondo dello spettacolo fino al raggiungimento di un successo di massa. Oggi, l’attore si gode un momento di grande notorietà grazie al film Pio e Amedeo, che ha registrato ottimi incassi al botteghino. Banfi descrive la sua collaborazione con i giovani attori come un’esperienza molto positiva, apprezzando la loro umanità e rispetto.

Nel suo ulteriore lavoro, Oi vita mia, Lino ha avuto l’opportunità di esplorare un aspetto nuovo del suo talento, interpretando un uomo anziano affetto da Alzheimer. Questo ruolo gli consente di coniugare comicità e drammaticità in modo unico, realizzando ciò che lui definisce il cinema più bello.

La presenza eterna di Lucia nella sua vita

Un tema ricorrente nella narrazione di Banfi è il ricordo di Lucia, la moglie scomparsa. La sua figura continua a influenzare profondamente la vita dell’attore. Nelle sue parole, Lino evidenzia come abbia costruito la propria esistenza con cura, paragonandola al lavoro di un muratore che sceglie materiali solidi. La casa che ha edificato insieme a Lucia rappresenta per lui un simbolo di stabilità e amore duraturo.

Questo legame si riflette anche nel suo rapporto con il pubblico. Banfi sottolinea l’importanza delle sue origini e il legame autentico che ha costruito con la gente. La sua capacità di relazionarsi con il pubblico risiede nella coerenza e nell’umiltà di non dimenticare mai le proprie radici. L’attore ha saputo utilizzare la comicità come strumento di connessione, creando un linguaggio innovativo che ha toccato generazioni.

Prospettive future e nuovi progetti

Guardando avanti, Banfi svela diversi progetti che lo attendono, tra cui una docufiction su RaiUno in occasione del suo novantesimo compleanno. Inoltre, sta preparando un libro intitolato Fede, speranza e varietà e anche un racconto a fumetti basato sulla sua vita. Con una visione chiara del futuro, Lino comunica il desiderio di portare a termine ancora alcune cose importanti, come la realizzazione di uno spot o di un ultimo film che rappresenti la sua visione artistica.

A 90 anni, l’attore si descrive in tempo supplementare, mostrando una determinazione a vivere ogni istante con pienezza, godendo degli anni che gli restano.

Affrontare la vita con leggerezza

Il tema della morte non viene evitato nella conversazione e viene affrontato con l’ironica leggerezza tipica di Banfi. L’attore riferisce di aver già avuto un dialogo con la morte, descrivendola affettuosamente come “Mo”. Lino desidera che la sua morte sia accompagnata da un sorriso, piuttosto che da lacrime, lasciando un messaggio positivo ai suoi cari. Sulla sua tomba, vorrebbe che fosse scritto un monito a sorridere, in un invito a celebrarne la vita piuttosto che pianificarne il lutto.

Così, Lino Banfi continua a scrivere la sua storia, unendo passato e futuro in un racconto di vita che incarna la bellezza della resilienza e dell’amore profondo.

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