Eyes Wide Shut, Paul Schrader critica il film di Kubrick definendolo irrazionale e festaiolo

Il dibattito su Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick

Il film Eyes Wide Shut, diretto da Stanley Kubrick, continua a suscitare opinioni contrastanti anche dopo anni dalla sua uscita. Recentemente, il regista Paul Schrader ha deciso di rivedere la pellicola, un’opera che non ha mai apprezzato del tutto. Con la nuova ristampa di Criterion, Schrader ha condiviso le sue riflessioni sui social media, dove ha espresso nuovamente il suo giudizio negativo. La revisione non ha cambiato la sua percezione del film, considerato da lui come una rappresentazione di festini erotici privi di senso.

Le critiche di Paul Schrader su Facebook

I commenti di Paul Schrader su Facebook sono diventati una consuetudine attesa dagli appassionati di cinema. In questa occasione, il regista si è concentrato su Eyes Wide Shut, etichettandolo come una “folle terra di festini erotici senza senso”. Secondo Schrader, il film, pur avendo una prima parte brillante con dialoghi incisivi e interpretazioni di alto livello da parte di Tom Cruise e Nicole Kidman, crolla nel secondo atto in una narrativa che perde di coerenza. La critica si sofferma sul fatto che, dopo una prima ora ben strutturata, il film si inserisce in un contesto caotico che sembra deviare dalla trama principale.

La percezione della New York di Kubrick

Schrader ha notato come il film affronti la rappresentazione di New York, ma ha messo in dubbio la correttezza di tale ritratto. Le sue osservazioni si concentrano sugli aspetti più realistici, ignorando però la valenza simbolica che la città rappresenta nel contesto del film. La narrazione esplora le tensioni e le inquietudini di un matrimonio, quello tra i personaggi interpretati da Cruise e Kidman, che si disintegra sia nella finzione che nella realtà. La critica di Schrader sottolinea una mancanza di comprensione nel cogliere l’essenza metaforica che permea l’opera di Kubrick.

Il controverso ritmo di un’era cinematografica

World of Reel, un’importante testata cinematografica, offre un’interessante analisi sul film, evidenziando come Kubrick, nella sua ultima opera, sfidi le convenzioni narrative moderne. Secondo la recensione, il lavoro dell’anziano regista si distacca dalle aspettative contemporanee riguardo al ritmo e alla chiarezza della narrazione. Il film invita lo spettatore ad accettare un andamento più lento e riflessivo, ponendo delle sfide a coloro che desiderano risposte immediate e chiare. Questa scelta stilistica rende Eyes Wide Shut un’opera radicale in un contesto culturale sempre più ostile all’ambiguità.

Conclusioni critiche e legami con l’opera di Kubrick

La rielaborazione di Schrader e le critiche sollevate dimostrano quanto il cinema di Kubrick continui a generare dibattiti accesi e diverse interpretazioni. Eyes Wide Shut rimane un film enigmatico, capace di stimolare riflessioni sulla natura dei rapporti umani e sulla complessità della psiche. La visione di Kubrick, intrisa di simbolismi e significati profondi, continua a sfuggire a molti, portando a valutazioni divergenti e a una rivalutazione costante della sua eredità artistica.

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