Recentemente, un’interessante notizia ha colpito il mondo della musica. Mark Ronson, noto dj e produttore londinese, ha deciso di rielaborare una delle canzoni più iconiche del repertorio italiano, riuscendo a catturare l’attenzione non solo degli appassionati di musica, ma anche del cinema. Questo nuovo remix di “Rumore” è stato presentato nel film “Jay Kelly”, interpretato da George Clooney, e ha suscitato diverse reazioni tra i protagonisti della canzone originale.
L’innovazione musicale di Ronson
Mark Ronson è noto per la sua capacità di mescolare stili diversi e creare brani che risuonano a livello globale. Dopo il successo del suo remix di “Ancora Ancora Ancora” di Mina, il produttore ha puntato su Raffaella Carrà, un’icona della musica italiana e dell’Italo Disco. In un post sui social media, Ronson ha descritto “Rumore” come uno dei migliori inni del genere, mostrando il suo entusiasmo per il progetto, in collaborazione con Marlon Hoffstadt e Andrew Wyatt. La nuova versione è stata creata per il film “Jay Kelly”, presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e ora disponibile su Netflix. Il messaggio di Ronson a Clooney è stato chiaro e provocatorio, ringraziandolo per la sua interpretazione nel video musicale.
Tuttavia, nonostante la fama di Ronson e l’eco che ha ricevuto la notizia a livello internazionale, in Italia la situazione è diversa. La rielaborazione di un classico come “Rumore” non ha ricevuto l’attenzione che ci si aspettava, vista l’importanza di Raffaella Carrà nella cultura popolare italiana. Il brano, lanciato nel 1974, ha raggiunto la top 10 per settimane e ha rappresentato uno dei maggiori successi della cantante, confermandosi come un pezzo fondamentale della musica italiana. Guido Maria Ferilli, co-autore della canzone, ha espresso il suo entusiasmo per il remix, mentre Shel Shapiro, arrangiatore originale, ha manifestato il suo disappunto, sottolineando come il nuovo remix abbia snaturato l’essenza originale della canzone.
Le reazioni alla nuova versione di Rumore
Shel Shapiro, che ha lavorato a stretto contatto con Carrà, ha criticato senza mezzi termini la nuova interpretazione di Ronson. Ha osservato che l’aspetto tribale della canzone originale è andato perso, riducendosi a un’operazione commerciale che sfrutta il nome di Raffaella Carrà. Shapiro ha dichiarato di aver scoperto il remix solo dopo essere stato contattato per un’intervista, evidenziando come le operazioni di questo tipo siano spesso realizzate senza consultare gli artisti originali. Nonostante riconosca il potere di rilancio di queste iniziative, rimane fermo nella sua opinione negativa sul risultato finale di Ronson.
Durante l’intervista, Shapiro ha raccontato il processo creativo di “Rumore”. L’idea iniziale è nata dal paroliere Andrea Lo Vecchio, e il trio composto da lui stesso, Ferilli e Lo Vecchio ha lavorato insieme per modificare e perfezionare la canzone. Scherza sul fatto che, pur non essendo accreditato come compositore, non voleva apparire avaro di riconoscimenti, essendo già attivo nel panorama musicale. L’entusiasmo per il brano fu tale che la registrazione del provino con Raffaella Carrà durò fino all’alba, segno della loro passione per il progetto.
Un confronto tra epoche musicali
Nel corso dell’intervista, Shapiro ha anche affrontato il tema del cambiamento nell’industria musicale nel corso degli anni. A suo parere, la musica odierna presenta un approccio più industriale e omologato rispetto a quello degli anni ’70, dove il processo creativo sembrava più artigianale. Nonostante ciò, lui stesso ha cercato di rimanere autentico nella sua scrittura, compresi i brani che ha dedicato ad altre interpreti femminili famose come Ornella Vanoni e Patty Pravo. Parlando di Pravo, ha espresso la sua stima per la cantante, confermando di mantenere rapporti di amicizia, pur con le inevitabili difficoltà di conciliare impegni personali e professionali.
Mentre il panorama musicale continua a evolversi, Shapiro rimane aperto a nuove collaborazioni e riconosce che ci sono molti talenti interessanti oggi, citando cantanti come Levante e Madame. Tuttavia, è chiaro che per lui la bellezza della musica risiede nella sua autenticità e nella sua capacità di emozionare, piuttosto che nel mero successo commerciale. “Rumore” rimane un simbolo di questa ricerca di autenticità e di connessione emotiva, e il nuovo remix di Ronson sarà solo un capitolo in un viaggio musicale che continua a ispirare generazioni.
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