Accuse shock nel mondo del cinema
Recentemente, il tema delle molestie nel panorama cinematografico è tornato alla ribalta grazie a gravissime affermazioni fatte da una celebre star. Le accuse provengono da un attore noto per il suo ruolo ne I Goonies e Stand By Me, il quale ha denunciato comportamenti inappropriati da parte di un ex collega e amico. La situazione si è ulteriormente complicata con la reazione della madre dell’attore coinvolto, mettendo il focus su dinamiche delicate e problematiche che hanno afflitto l’industria del cinema per decenni.
Le rivelazioni nel documentario di Corey Feldman
Corey Feldman, nel suo nuovo documentario intitolato Corey Feldman vs The World, ha sollevato un polverone rivelando di essere stato molestato da Corey Haim durante le riprese del film Ragazzi perduti, realizzato nel 1987. I due attori erano entrambi baby star negli anni ottanta, diventati famosi grazie ai blockbuster che avevano girato insieme, che includevano anche i film Licenza di guida e Un piccolo sogno. Purtroppo, la vita di Corey Haim si è spenta nel 2010, all’età di 38 anni, ma le sue azioni continuano a scatenare dibattiti accesi.
Nel documentario, Feldman racconta: “Quando giravamo Ragazzi perduti, Corey mi disse: ‘Ehi amico, divertiamoci un po’”. Queste parole, secondo Feldman, sarebbero state un riferimento a incontri sessuali che, a suo dire, erano considerati normali in alcuni ambienti dell’industria cinematografica, informandolo di ciò sarebbe stato Charlie Sheen. Tuttavia, Sheen ha prontamente negato queste insinuazioni, creando confusione e tensione intorno alla questione.
La reazione della madre di Corey Haim
Dopo le gravi accuse lanciate da Feldman, Judy Haim, madre dell’attore scomparso, ha risposto con fermezza. Ha definito le affermazioni di Feldman come “diffamatorie e dolorose” per l’eredità di suo figlio, sostenendo che il suo obiettivo fosse quello di “avvelenare la testa delle persone e mantenere la sua rilevanza”. Judy Haim ha messo in discussione diverse parti delle dichiarazioni rilasciate da Feldman, affermando che un membro della famiglia era sempre presente sul set e non lasciava Corey solo, e che, secondo lei, suo figlio non era mai stato interessato agli uomini.
Judy Haim ha anche riflettuto sul lungo rapporto tra i due attori, chiedendosi perché sarebbero rimasti amici se realmente fossero accadute le cose descritte da Feldman. In particolare, si è mostrata scettica riguardo alle motivazioni di Feldman, sottolineando che l’attore “parla sempre di sesso” e tende a dare la colpa a suo figlio per situazioni su cui Corey Haim non può difendersi.
Il contesto delle denunce nel settore cinematografico
Le accuse di Feldman non sono un caso isolato, ma fanno parte di un discorso più ampio riguardo agli abusi e alle molestie all’interno dell’industria del cinema, in particolare negli anni ’80. Negli ultimi anni, il movimento #MeToo ha portato alla luce molteplici situazioni simili, incoraggiando le vittime a parlare e denunciare abusi subiti. Questo ha generato un cambiamento significativo nella cultura del lavoro nel settore, con maggior attenzione verso l’integrità e la sicurezza degli artisti, soprattutto quelli più giovani. Tale clima di maggiore consapevolezza ha contribuito a far emergere realtà spesso nascoste e a creare un ambiente dove le denunce possono finalmente trovare ascolto e attenzione.
Le recenti affermazioni di Feldman e la reazione della madre di Haim riaprono un capitolo doloroso e complicato che riguarda non solo i diretti interessati, ma anche l’intera industria cinematografica. Occorre continuare a discutere e affrontare questi temi, cercando di garantire un ambiente di lavoro più sicuro per tutti, affinché situazioni simili non si ripetano in futuro.
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