Kristen Stewart e le sfide del cinema a Hollywood
L’attrice e regista Kristen Stewart ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulle difficoltà nel realizzare progetti cinematografici all’interno dell’industria di Hollywood. Il suo esordio alla regia, avvenuto con il film THE CHRONOLOGY OF WATER, l’ha portata a confrontarsi con un sistema che considera sempre più opprimente, specialmente per gli artisti che cercano di raccontare storie autentiche e diverse.
In un’intervista, Stewart ha espresso chiaramente la sua opinione sullo stato attuale della produzione cinematografica, affermando che il sistema capitalista di Hollywood ostacola gravemente la creatività e la libertà artistica. L’attrice ha sottolineato come ci stiamo avvicinando a un momento cruciale, in cui sarebbe necessario rompere con le vecchie strutture e creare nuove opportunità per i cineasti. Questo passaggio, secondo lei, è essenziale non solo per la sua carriera ma per l’intera industria dell’intrattenimento.
Un appello alla creatività e all’autenticità
Kristen Stewart ha avanzato un appello accorato per una maggiore libertà artistica, chiedendo di “rubarsi” i propri film per poter narrare storie senza le restrizioni imposte da un mercato dominato dai blockbuster. Ha espresso gratitudine per il supporto dei sindacati, ma ha anche messo in luce come alcune delle regole e delle strutture esistenti creino ostacoli significativi per gli artisti. Secondo Stewart, il clima attuale nel settore cinematografico è caratterizzato da un “inferno capitalista” che penalizza le donne e le voci marginalizzate, rendendo difficile la produzione di opere che non seguono formule predefinite.
L’attrice ha rivelato il suo obiettivo di realizzare un film a costo zero, affermando che un successo, anche se limitato a una piccola porzione di pubblico, sarebbe comunque soddisfacente. Ha commentato come la sua visione di grande successo non si allinei necessariamente con le produzioni di enormi dimensioni tipiche della Marvel, ma piuttosto con la possibilità di raggiungere e toccare anche solo un numero ristretto di persone con una storia sincera.
Critiche al processo di approvazione dei film
Nella sua discussione, Kristen Stewart ha anche manifestato le sue riserve nei confronti dei test screening, un passaggio fondamentale per l’approvazione dei film. Ha descritto la frustrazione di vedere dieci persone di età superiore ai cinquanta anni, tutte di sesso maschile, deciderne il destino, inclusi aspetti come l’acconciatura del suo personaggio queer. Questo processo, secondo l’attrice, tende a ridurre la complessità e la coloritura delle opere a uno standard grigio e anonimo, scoraggiando l’espressione autentica e vulnerabile che caratterizza il suo lavoro. Ha definito questa situazione come demoralizzante, misogina e sciovinista, sottolineando la necessità di un ambiente più inclusivo e favorevole alla creatività.
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