Chi vuol essere milionario? Gerry Scotti torna in scena con il Torneo dopo Ruota della Fortuna

Il ritorno in tv di un format iconico

In prima serata su Canale5 si assiste al rilancio di un programma che sembrava ormai superato, ovvero “Chi vuol essere milionario?”. Dopo la sua ultima apparizione nel 2020, il format torna a vivere grazie all’intraprendenza di Gerry Scotti. La nuova incarnazione, intitolata “Torneo”, è stata introdotta domenica 7 dicembre e rappresenta un tentativo audace di riportare in auge un quiz che ha fatto la storia della televisione italiana.

La trasmissione, originariamente debuttata nel 2002 con il titolo “Chi vuol essere miliardario?”, ha guadagnato una vastissima audience, raggiungendo picchi di ascolto di quasi 9 milioni di spettatori e un impressionante 40% di share. Durante gli anni, le famiglie italiane si sono riunite intorno al televisore per cimentarsi in avvincenti sfide di cultura generale con Gerry Scotti, il conduttore che ha contribuito a rendere celebre il programma. Il periodo pre-internet, caratterizzato dall’assenza di smartphone e risposte immediate, ha alimentato l’interesse degli spettatori, che si affidavano alla propria conoscenza personale e alle enciclopedie per cercare le risposte corrette.

I cambiamenti del format e l’introduzione del fattore tempo

L’evoluzione tecnologica e la diffusione di internet hanno però trasformato il panorama dei quiz televisivi. Con l’accesso immediato a qualsiasi informazione, i programmi hanno subìto una crisi di ascolti, e “Chi vuol essere milionario?” non ha fatto eccezione. L’ultimo grande successo si è registrato nel 2008, quando il film “The Millionaire” ha ricevuto un’enorme visibilità, mentre il quiz ha visto un calo drastico della sua popolarità negli anni successivi. Il primo segnale di declino si è manifestato nell’estate del 2010, con ascolti scesi sotto i 2 milioni di telespettatori.

Nonostante vari tentativi di ripresa, il programma ha continuato a faticare, fino a quando la rinascita di “La Ruota della Fortuna” ha ispirato Mediaset a riesumare “Chi vuol essere milionario?”. Tuttavia, questa volta sarà atteso un cambiamento significativo: il “fattore tempo” verrà introdotto nel gioco. I concorrenti avranno a disposizione solo 15 secondi per rispondere alle domande nella fase di qualificazione, limitando così la possibilità di ricerca tramite internet e rendendo il quiz più frizzante e coinvolgente.

Le nuove dinamiche del torneo

Il nuovo format “Torneo” si articola in due fasi ben distinte. Inizialmente, dieci concorrenti affronteranno 15 domande di cultura generale, con un tempo limitato di risposta. Al termine di questa fase, i concorrenti con il punteggio più basso o coloro che impiegano più tempo verranno eliminati, mentre i tre migliori accederanno alla seconda fase. Durante quest’ultima, i finalisti si sfideranno in un’unica scala verso il premio finale, affrontando dieci domande che varieranno in base ai premi associati.

Ogni partecipante potrà usufruire di tre aiuti tradizionali: il “50:50”, che elimina due risposte errate; “Chiedi al tuo esperto”, un’opzione per consultare amici o parenti; e “Switch”, che consente di cambiare domanda. Con queste nuove regole, il programma promette di rianimare l’interesse degli spettatori, offrendo un’esperienza più interattiva e meno prevedibile rispetto al passato.

Un confronto con “La Ruota della Fortuna”

Il format “Chi vuol essere milionario – Il Torneo” si propone di creare un’emozionante competizione, con la proclamazione del vincitore di puntata solo al termine dell’ultima manche. Questo approccio potrebbe rivelarsi una strategia vincente per contrastare il successo rivale di “La Ruota della Fortuna”, che ha riportato un rinnovato entusiasmo tra il pubblico. Tuttavia, la vera questione rimane se le nuove dinamiche del quiz riusciranno a mantenere incollati gli spettatori ai teleschermi per un’intera serata.

Il telespettatore avrà finalmente l’opportunità di ricoprire un ruolo attivo, in contrasto con il formato di “La Ruota della Fortuna”, dove l’interazione avviene in diretta senza alcun supporto esterno. Sarà interessante osservare come queste modifiche influenzeranno il gradimento del pubblico e se “Chi vuol essere milionario?” potrà tornare a brillare come una delle trasmissioni più amate della televisione italiana.

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