Belve, Stefania Sandrelli parla di Gino Paoli: il suo fascino misterioso e l’errata leggenda del suicidio

Stefania Sandrelli è stata la protagonista della recente puntata di Belve, condotta da Francesca Fagnani. L’attrice, amante della spontaneità, ha rivelato senza filtri il suo approccio alla vita e alla carriera. In un’atmosfera di grande confidenza e ironia, ha condiviso aneddoti personali e professionali che riflettono il suo carattere vivace e sincero.

Un’attrice tra sincerità e autoironia

Nel corso dell’intervista, Stefania ha esordito con una frase sorprendente: si definisce una “ciuchina”, riflettendo un lato giocoso della sua personalità. Attraverso la sua narrazione, emerge un’immagine di donna autentica, capace di riconoscere i propri pregi e difetti. La Sandrelli ha parlato del suo potere di incanto, raccontando di un episodio divertente in cui uno scoiattolo le si è tuffato tra le braccia, sottolineando così la sua connessione con il mondo animale e la naturalezza che la contraddistingue. A proposito del suo carattere, ha dichiarato di essere a volte troppo diretta, un tratto che considera comunque parte della sua onestà.

L’attrice ha dato un voto positivo alla sua carriera, attribuendo il merito del suo successo a tutte le persone che l’hanno supportata nel suo viaggio nel mondo del cinema. Ha condiviso che, nonostante i titoli di “musa” di molti registi possano sembrare allettanti, preferisce mantenere la sua libertà. È emersa dunque una riflessione profonda sulla sua identità e sul rapporto che ha instaurato nel corso degli anni con il pubblico e i colleghi.

Ricordi e relazioni significative

Parlando del suo passato, Stefania ha rivelato come la sua infanzia sia stata caratterizzata da alti e bassi, complicata dalla prematura perdita del padre. Questo evento ha inevitabilmente influenzato la sua vita e la sua carriera. L’attrice ha raccontato della sua entrata nel mondo dello spettacolo, iniziata a soli 15 anni, quando fu notata da Pietro Germi. La sua prima relazione importante è stata con Gino Paoli, un amore intenso che ha segnato profondamente la sua adolescenza. Nonostante le complicazioni legate alla situazione personale del cantautore, Stefania ha descritto quell’amore come qualcosa di grandioso, un’esperienza che ha segnato entrambi.

Dopo aver menzionato le sue esperienze amorose, ha parlato anche della sua vita coniugale. Il matrimonio con Nichi Pende e il ruolo di madre sono stati temi centrali nel suo racconto. La figlia Amanda ha vissuto momenti difficili legati al rapporto col padre, che ha portato alla separazione. Stefania ha espresso quanto fosse stato doloroso per lei affrontare queste situazioni, evidenziando la priorità che ha sempre dato alla famiglia.

Il percorso artistico e la percezione del corpo

Continuando il discorso sulla sua carriera, Stefania ha fatto riferimento ai suoi ruoli nel cinema, incluso il periodo nel cinema erotico, dove ha partecipato a progetti di grande impatto come “La Chiave” di Tinto Brass. Durante il provino in un negozio di biancheria intima, ha affrontato la situazione con ironia, dimostrando come sia riuscita a mantenere il controllo e la leggerezza anche in contesti potenzialmente imbarazzanti. Ha raccontato di come il lavoro nel cinema, pur essendo impegnativo, le abbia anche dato un senso di liberazione.

Sul tema della bellezza e dell’età, ha affermato di accettarsi e di considerarsi fortunata per ciò che ha. La consapevolezza di sé la porta a riflettere anche su scelte personali e professionali degli ultimi anni. Ha parlato di come la sua visione sull’amore e sulle relazioni si sia evoluta nel tempo. Ha concluso esprimendo il desiderio di riconciliarsi con il passato e di portare avanti la memoria delle persone care, sottolineando l’importanza dei legami affettivi nella sua vita.

Stefania Sandrelli si conferma così un’icona del cinema italiano, un’artista capace di coniugare professionalità e umanità, lasciando un segno indelebile non solo sul grande schermo, ma anche nei cuori di chi la segue.