Tom Stoppard, drammaturgo e sceneggiatore di Brazil e Shakespeare in Love, è morto a 88 anni

La scomparsa di un grande drammaturgo

Il 29 novembre 2025 segna la perdita di una figura iconica nel panorama teatrale e cinematografico, il drammaturgo di origine cecoslovacca Tom Stoppard. Vincitore di un Premio Oscar per la sceneggiatura di Shakespeare in Love, Stoppard è morto nel Dorset, in Inghilterra, all’età di 88 anni. La notizia della sua morte è stata divulgata dalla sua agenzia, United Agents, lasciando un vuoto nel mondo dell’arte e della cultura.

Nato nel 1937 in Cecoslovacchia, Stoppard ha costruito un impressionante catalogo di opere che spaziano dal teatro al cinema. La sua carriera è iniziata con opere come Rosencrantz e Guildenstern sono morti, una pièce metateatrale che ha fatto scalpore e gli ha fruttato il primo Tony Award nel 1968. Questo lavoro non solo ha segnato l’inizio della sua carriera ma rappresenta anche la sua unica regia cinematografica.

Tributi e ricordi da colleghi

Dopo la triste notizia della sua morte, Marc Norman, co-sceneggiatore di Shakespeare in Love, ha espresso il suo rammarico, dichiarando che lavorare con Stoppard era stato un vero piacere. Ha sottolineato come Stoppard fosse in grado di comprendere l’essenza di Shakespeare, trattando la figura dell’iconico drammaturgo con rispetto e originalità. Questo approccio ha certamente influito sulla qualità della sceneggiatura del film, riconosciuto per il suo slancio creativo e narrativo.

Stoppard ha lasciato un patrimonio artistico straordinario, arricchendo la scena teatrale con opere complesse come Il vero ispettore Hound, Acrobati, Dopo Magritte, Arcadia e L’invenzione dell’amore. Ma il suo contributo al cinema è stato altrettanto significativo. Ha collaborato a sceneggiature di pellicole celebri come Brazil di Terry Gilliam, L’impero del sole e Indiana Jones e l’ultima crociata di Steven Spielberg, oltre a La casa Russia di Fred Shepisi. La sua opera più famosa, Shakespeare in Love, ha conquistato sette Oscar, tra cui il premio per la miglior attrice a Gwyneth Paltrow e quello per la miglior sceneggiatura originale.

Opere recenti e riconoscimenti

L’ultima fatica cinematografica di Stoppard risale al 2017 con La ragazza dei tulipani. Tuttavia, il suo talento non si è fermato qui. Nel 2020 ha presentato la pièce Leopoldstadt, una commedia che esplora la storia di una famiglia ebrea a Vienna dal 1890 fino alla seconda guerra mondiale, un lavoro che gli ha fatto guadagnare il quinto Tony Award. Questa opera, come molte delle sue precedenti, affronta temi di identità culturale e appartenenza, mostrando la capacità di Stoppard di interagire con questioni complesse attraverso la narrazione teatrale.

Nel 2024, Stoppard ha pubblicato un saggio attraverso la compagnia teatrale Huntington, dove riflette sulla sua vita in Gran Bretagna, attribuendo al suo patrigno inglese il merito di averlo influenzato a diventare un “inglese onorario” nonostante le sue origini ceche. Ha scritto: “Sapevo di essere ceco, ma non mi sentivo ceco. Mi sentivo il più inglese possibile”. Questo passaggio rivela l’interiorità di un uomo che ha navigato tra diverse culture ma ha sempre trovato la sua voce nell’arte.

Un lascito immortale

Il tributo di Re Carlo alla memoria di Stoppard, dopo che nel 1997 la Regina Elisabetta lo aveva proclamato cavaliere, sottolinea l’importanza del suo contributo alla cultura britannica. Sono state espresse parole toccanti da molti amici e colleghi: “Un caro amico che ha usato il suo genio con leggerezza sapeva rivolgere la sua penna a qualsiasi argomento, sfidando, commuovendo e ispirando il suo pubblico, partendo dalla sua storia personale.” Queste parole racchiudono la quintessenza della sua arte e del suo impatto sulle generazioni di artisti che lo hanno seguito.

Il ricordo di Stoppard vive attraverso le sue opere e le citazioni che continueranno a ispirare molti. La sua famosa frase, “Considerate ogni uscita come un ingresso da qualche altra parte”, rimane un invito a vedere la bellezza e l’opportunità nei cambiamenti della vita.