Garlasco, accesa controversia tra l’avvocato De Rensis e Infante: “È subdolo!” e “Finitela!”

Durante la trasmissione di Ore 14 Sera, andata in onda il 27 novembre 2025, si sono verificati accesi contrasti tra gli ospiti, con particolare riferimento al caso del delitto di Garlasco. I protagonisti di questo scontro verbale sono stati Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, e Piero Colaprico, noto giornalista e scrittore. Il conduttore Milo Infante è stato costretto a intervenire per placare gli animi e riportare la situazione sotto controllo, soprattutto quando Giada Bocellari, legale di Stasi, è entrata nella discussione attraverso un collegamento telefonico.

Accesi confronti su documenti segreti

La tensione è salita rapidamente quando il dibattito ha toccato i documenti riservati che erano giunti nelle mani dell’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio. Questo scambio di informazioni avvenuto tramite email da Federico Soldani al Generale Garofano ha sollevato interrogativi sul loro contenuto e sulla legittimità della loro divulgazione. Durante il dibattito, i partecipanti hanno richiamato l’attenzione sulla Procura di Brescia, che aveva ricevuto i documenti da Laura Barbaini, procuratore aggiunto, nonostante la difesa di Stasi non avesse mai fatto richiesta per una revisione ufficiale del caso.

Il confronto si è intensificato ulteriormente quando la giornalista Rita Cavallaro ha menzionato l’interesse investigativo dietro la decisione di inviare le carte a Brescia, evidenziando il fatto che nel 2017 la Procura aveva dichiarato di non procedere proprio perché non era stata richiesta alcuna revisione. Di fronte a queste affermazioni, Colaprico ha cercato di supportare la sua posizione esibendo dei documenti, ma De Rensis ha subito replicato, sottolineando che stava distorcendo i fatti.

Le scintille tra avvocati e giornalisti

La situazione è degenerata quando De Rensis ha accusato Colaprico di disinformazione, definendo il suo approccio come fuorviante. La tensione è aumentata notevolmente, con De Rensis che ha affermato di essere stanco delle estrapolazioni parziali fatte dal giornalista, mentre Colaprico ha risposto con sarcasmo, suggerendo che la difesa di Stasi fosse patetica. Questo scambio ha messo in luce non solo le divergenze professionali, ma anche l’intensa emozione che ruota attorno a un caso di tale rilevanza mediatica e sociale.

L’intervento di Giada Bocellari è stato fondamentale per chiarire alcuni punti controversi. Ha spiegato che ciò che la difesa desiderava era un approfondimento delle indagini, non una richiesta di revisione formale. Le sue parole hanno contribuito a spostare il focus del dibattito, sottolineando che l’atto di revisione deve provenire o dalla difesa del condannato o dalla Procura generale. Questa chiarificazione ha reso evidente quanto fosse fondamentale il ruolo della comunicazione legale in un contesto così complesso.

La mediazione di Milo Infante

Con il proseguire dello scontro, il conduttore Milo Infante ha tentato di riportare la calma, sollecitando i partecipanti a mantenere la civiltà nel dibattito. Nonostante i suoi ripetuti interventi, il dialogo tra Colaprico e Bocellari è continuato, con entrambi i lati ostinati nella loro argomentazione. La tensione ha raggiunto il culmine quando l’avvocato De Rensis ha ripreso la parola per sottolineare che le sue affermazioni erano supportate da prove concrete.

Infante ha infine chiesto ai partecipanti di smettere di interrompersi e ha cercato di chiudere la discussione in modo ordinato, ma la scena rimaneva carica di energia e contrasti, evidenziando le difficoltà di trattare temi così delicati in un contesto televisivo. La puntata ha rivelato non solo le tensioni professionali tra avvocati e giornalisti, ma anche il peso mediatico di un caso che continua a generare polemiche e discussioni accese.