Ornella Vanoni racconta il dolore per il figlio perso con Gino Paoli e l’aborto vissuto da giovane

Un capitolo doloroso nella vita di Ornella Vanoni

Ornella Vanoni, la celebre cantautrice italiana, ha potuto raccontare senza riserve un momento estremamente difficile della sua esistenza. In un’intervista con Maurizio Costanzo nel 2018, la Vanoni ha parlato apertamente del dolore legato a un aborto subito quando era molto giovane. Questo episodio personale ha rappresentato per la artista un tema delicato, affrontato con coraggio e vulnerabilità. La morte della cantante, avvenuta a 91 anni la sera del 21 novembre, ha riacceso l’attenzione su questa parte della sua storia e sul suo impatto emotivo.

Durante l’intervista, Costanzo l’ha incalzata, ponendo domande dirette sulla scelta di abortire. Rispondendo, Vanoni ha chiarito che la decisione non era stata semplice: “Io stavo con questo ragazzo svizzero, sono rimasta incinta e lui il bambino non lo voleva”. L’artista ha confessato la sua insicurezza e il rammarico di aver dovuto affrontare tale esperienza, affermando: “Io ero molto insicura e ho abortito ma non avrei voluto farlo”. Queste parole, cariche di emozione, hanno messo in evidenza quanto fosse complessa e difficile quella fase della sua vita.

I ricordi di un amore perduto

Nel corso della stessa puntata, Ornella Vanoni ha avuto modo di parlare anche dell’amore con Gino Paoli, un altro grande nome della musica italiana. Riferendosi a lui, ha usato una metafora curiosa, dicendo: “È un gatto. Non so…non lo vedevo per tre giorni, poi scendevo ed era seduto sui gradini del portone”. Le parole della Vanoni rivelano un legame profondo e complicato, costellato di momenti di intima connessione e separazione. Ma più pesante è stata la riflessione su un figlio mai nato, un tema che ha segnato profondamente la sua vita: “L’ho perso… il suo primo figlio era il mio… ma poi l’ho perso”. Queste frasi aprono uno squarcio sugli aspetti più intimi e personali della sua vita, mostrando un lato di lei che raramente emerge al di fuori del palcoscenico.

Il dramma del tentato suicidio di Gino Paoli

Un altro argomento toccato durante l’intervista è stato il tentato suicidio di Gino Paoli, avvenuto nel 1963, un evento che ha segnato entrambi. Quando Costanzo ha chiesto alla Vanoni come avesse vissuto quella tragedia, ella ha spiegato di non aver compreso subito i motivi alla base di quel gesto estremo. Ricorda di essere andata a trovarlo la notte dell’accaduto. “Lui era pieno di ossigeno… sono entrata e lui continuava a ridere… mi guardava e mi tirava i capelli”, ha raccontato. Questa testimonianza rivela come, nonostante il dramma e la gravità della situazione, ci sia stato spazio anche per momenti di leggerezza e affetto tra di loro. La Vanoni ha dimostrato una determinazione e una forza incredibili, mantenendo viva la memoria di quel periodo difficile e condividendo la sua esperienza con il pubblico.