Jennifer Lawrence rivela la parte più difficile del suo lavoro e l’incomprensione del marito

Le emozioni di Jennifer Lawrence nel mondo del cinema

Jennifer Lawrence, attrice di fama internazionale, ha recentemente espresso le sue preoccupazioni riguardo all’uscita dei suoi film. In un’intervista con V Magazine, ha descritto l’uscita di un film come un evento che provoca ansia, poiché è il pubblico a decidere se il suo lavoro sarà apprezzato o meno. Questo momento rappresenta un punto cruciale nella sua carriera e contribuisce notevolmente al suo stato emotivo.

Lawrence ha condiviso che l’angoscia si amplifica quando investe tempo e passione in un progetto, solo per vederlo eventualmente criticato dal pubblico. Ha detto di sentire una certa vulnerabilità quando presenta il suo lavoro, commentando che ricevere reazioni negative può essere devastante. Questa dinamica evidenzia la pressione che gli attori, come lei, affrontano nel loro campo, dove il giudizio del pubblico può influenzare profondamente la loro autostima.

La lotta personale di un’attrice famosa

Durante l’intervista, Lawrence ha anche menzionato come più volte sia riuscita a dimenticare l’ansia legata all’accoglienza del pubblico mentre lavora sul set. Nonostante la sua consapevolezza delle sfide, si considera fortunata ad avere l’opportunità di realizzare i suoi sogni professionali. Tuttavia, questo non elimina i periodi di paura e stress che devono affrontare gli attori prima del rilascio di un film. La pressione di dimostrare il proprio talento può diventare opprimente, portandola a rispondere con vulnerabilità e paura.

Lawrence ha rivelato che il sostegno del marito gioca un ruolo fondamentale nella gestione della sua ansia. Lei ha raccontato come lui, pur non avendo molta esperienza nel settore, cerchi di rassicurarla dicendo che i suoi film sono fantastici. Tuttavia, la complessità delle emozioni di Lawrence rende difficile per lei accettare tali rassicurazioni. L’attrice sottolinea l’importanza di riconoscere e affrontare queste paure per poter continuare a lavorare serena nel cinema.

Un nuovo progetto tra ansie e sfide

Recentemente, Lawrence ha partecipato a eventi promozionali per il suo ultimo film, Die My Love, in cui interpreta il ruolo di una madre che affronta una profonda crisi psicologica. Al suo fianco c’è ROBERT PATTINSON, che interpreta un marito poco di supporto. Il film, diretto da LYNNE RAMSAY, affronta tematiche complesse e sfide emotive, riflettendo non solo sulla condizione della protagonista, ma anche sul culmine delle pressioni che l’attrice vive nel suo lavoro quotidiano.

In passato, Jennifer Lawrence è stata molto sincera riguardo alla sua ansia associata ai tour promozionali. Ha spiegato che, dopo aver preso una pausa dalla recitazione, ha compreso le ragioni per cui il pubblico potesse percepirla in modo negativo. Riconosce di aver avuto comportamenti che potevano risultare fastidiosi durante le interviste e si è impegnata a mostrarsi autentica, senza maschere.

Affrontare la vulnerabilità durante le riprese

Un altro aspetto interessante emerso dalle recenti dichiarazioni di Lawrence è la sua esperienza durante le riprese di Die My Love, un periodo in cui era incinta. Ha affermato di aver girato scene di nudo senza l’aiuto di una controfigura, spiegando che il suo stato le ha conferito una tranquillità artistica che normalmente non avrebbe potuto avere. Questa scelta dimostra un livello di impegno nei confronti del progetto e il desiderio di lasciare libertà creativa al regista.

Lawrence paragona questa esperienza a quella di un suo precedente film, Fidanzata in Affitto, in cui era seguita da rigide restrizioni alimentari e di esercizio fisico. All’epoca, sentiva la pressione di mantenere il controllo sulla propria immagine, mentre durante la gravidanza ha semplicemente abbracciato il suo corpo e le sue sensazioni. Questo cambiamento di prospettiva rappresenta un passo significativo nella sua crescita personale e professionale, evidenziando come la maternità possa influenzare positivamente l’approccio di un’attrice alla propria arte.