Massimo Boldi racconta il suo legame con Bettino Craxi e il controverso incontro con Berlusconi

L’attore Massimo Boldi ha recentemente condiviso ricordi significativi della sua vita, toccando temi che spaziano dall’amore per la moglie Marisa agli inizi della sua carriera artistica. Al centro delle sue riflessioni vi è anche l’incontro cruciale con Silvio Berlusconi, che rappresenta un momento determinante nel suo percorso professionale. Durante un’intervista rilasciata a Giovanni Terzi per il settimanale Gente, Boldi ha avuto modo di rievocare le tappe fondamentali della sua esistenza, evidenziando gli eventi e le persone che ne hanno plasmato il corso.

Un incontro che ha cambiato il destino

Boldi ha ricordato il momento in cui Bettino Craxi lo invitò a casa sua nel 1977, rivelandosi un fulcro di opportunità. Durante una cena, Craxi presentò a Boldi un uomo che avrebbe avuto un impatto notevole sulla televisione italiana: Silvio Berlusconi. Secondo Boldi, le parole di Craxi furono chiare: ‘Questo signore farà una televisione e tu lavorerai con lui’. Solo un anno dopo, Berlusconi fondò Telemilano 58, canale che sarebbe poi evoluto in Canale 5, divenendo uno dei nomi più iconici del panorama televisivo nazionale.

La storia di Boldi inizia nei locali milanesi come il Derby, dove suonava la batteria. Qui ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con personalità diverse, dal mondo della musica a quello politico. Questo ambiente e l’interazione con figure influenti come Craxi e Berlusconi hanno fornito a Boldi un trampolino di lancio per la sua carriera nel mondo dello spettacolo.

I primi passi nella comicità

Massimo Boldi ha raccontato i suoi esordi nel mondo della commedia, sottolineando l’importanza del Derby, un luogo dove diversi artisti si esibivano e interagivano. Tra aneddoti e racconti, ha fatto riferimento ai personaggi noti dell’epoca, comprese diverse figure politiche che frequentavano il locale. La sua trasformazione da musicista a comico è stata spronata dai feedback ricevuti e dalle opportunità che gli sono state offerte nel corso degli anni.

Boldi ha saputo conquistare il pubblico con il suo primo personaggio di successo, Fidelio Cam, un nome che è rimasto nell’immaginario collettivo italiano. Questa fase della sua carriera ha rappresentato non solo la nascita di un comico, ma anche un legame profondo con il suo pubblico, cementato da sketch memorabili che ancora oggi vengono citati.

Le sfide dei rapporti professionali

Nonostante i successi, la relazione tra Boldi e Berlusconi non è sempre stata liscia. Durante l’intervista, l’attore ha affrontato anche la complessa lite avvenuta quando decise di passare alla Rai per partecipare a Fantastico. Berlusconi reagì con veemenza, provocando un deterioramento del loro rapporto.

Tuttavia, la situazione cambiò nel tempo e Boldi fu in grado di ricucire i rapporti. In un gesto significativo, Berlusconi gli propose una soluzione per risolvere le tensioni e continuare a lavorare insieme. Questa riconciliazione ha rappresentato una svolta importante nella vita di Boldi, che ha potuto così riprendere la sua carriera su solidi fondamenta.

Milano e la cultura contemporanea

Riflettendo su Milano e il suo cambiamento nel tempo, Boldi ha espresso la sua preoccupazione per la perdita di un certo spirito che caratterizzava la città. A suo avviso, Milano oggi manca di quell’anima che un tempo permetteva alle persone di divertirsi e vivere con spensieratezza. Ha sottolineato come la capacità di ridere e godere della vita sia diventata una rarità, un aspetto che ha reso la vita culturale milanese meno vibrante rispetto al passato.

Con la sua testimonianza, Boldi non solo celebra la propria carriera e le relazioni costruite nel tempo, ma offre anche una visione nostalgica di una Milano che, agli occhi di molti, ha perso il suo fascino originario.