Only Murders in the Building, la recensione della quinta stagione con Steve Martin e Selena Gomez

Il ritorno di un classico del giallo moderno

Finalmente sono tornati i nostri investigatori preferiti, pronti ad affrontare nuovi misteri e a intrattenere il pubblico con la loro inconfondibile sagacia. La quinta stagione di Only Murders in the Building è ora disponibile in streaming su Disney+, alimentando l’entusiasmo dei fan. Questa serie ha dimostrato di essere un baluardo del genere giallo, capace di attrarre il pubblico grazie a una trama avvincente e a un cast stellare.

In questi cinque anni, la serie si è distinta per la sua capacità di raccontare storie di omicidi senza ricorrere a effetti speciali superflui, mantenendo così vive le atmosfere classiche del giallo. Il ritorno degli amati protagonisti promette di arricchire ulteriormente la narrazione, mentre gli spettatori attendono con ansia le nuove rivelazioni che ogni episodio porterà.

Un nuovo mistero in Arconia

L’9 settembre ha segnato il debutto della quinta stagione, con il trio composto da Charles, Oliver e Mabel pronto a risolvere un enigma che coinvolge la morte di Lester, il portiere dell’Arconia. Questo personaggio, fino a questo momento rimasto nell’ombra, diventa centrale quando il suo corpo viene rinvenuto in circostanze misteriose. La dinamica della narrazione si intensifica, poiché i protagonisti devono districarsi tra indizi e sospetti per scoprire la verità dietro la sua morte.

A rendere le cose ancora più complicate è l’arrivo di una matriarca mafiosa, interpretata da Tèa Leoni, la quale chiede aiuto ai nostri investigatori per ritrovare suo marito scomparso. Questo intreccio di due casi diversi mantiene alta la tensione e offre spunti comici, tipici della serie, che riesce a mescolare abilmente il dramma con momenti leggeri e ironici, come la presenza di un’ex amica di Mabel che si impossessa dell’attico nel palazzo.

Un affresco di personaggi e location

La nuova stagione non delude nemmeno sul fronte dei sospettati e delle guest star. Celebrità come Renée Zellweger, Logan Lerman e Christoph Waltz si uniscono al cast, apportando un ulteriore livello di complessità alla trama. Ogni anno, l’Arconia sembra avere nuovi passaggi segreti da scoprire e verità da rivelare, permettendo così alla serie di rendere omaggio alla tradizione delle sitcom e al contempo di esplorare nuove dimensioni narrative.

Le location in cui si svolgono le indagini si ampliano, dando vita a scenari che richiamano l’atmosfera di una casa infestata, introducendo anche elementi tipici del genere mafia story. Gli autori non perdono mai di vista il tono giallo, riuscendo a mantenere alta l’attenzione dello spettatore e a riflettere sul decadimento urbano, tipico di una metropoli che respira insieme ai suoi personaggi. Un episodio in particolare si distingue per la sua qualità, rivelandosi uno dei punti salienti della stagione.

Tra tecnologia e tradizione

Nel corso della stagione, il trio protagonista deve fare i conti con le nuove tecnologie, illustrando il contrasto tra il passato analogico e il presente digitale. Questo confronto è presente anche nella rappresentazione di una “vecchia” e “nuova” mafia, con miliardari che incarnano l’arroganza del privilegio, mentre altri lottano per la propria sopravvivenza in una società sempre più complessa.

Le nuove puntate pongono interrogativi sul concetto di opportunità, chiedendosi perché alcune fortune emergano sopra altre. New York, simbolo di possibilità, appare anche come un luogo di indifferenza. I misteri da risolvere continuano a intrecciarsi, mantenendo viva l’attenzione del pubblico e invitando a riflettere su temi sociali importanti, senza mai scadere nella banalità.

Una serie destinata a durare

Only Murders in the Building dimostra di avere un potenziale narrativo infinito, capace di rimanere fresca e innovativa anche dopo diverse stagioni. Con la quinta serie, gli autori riescono a esplorare ulteriormente il passato e il futuro dei protagonisti, offrendo un’analisi profonda del cambiamento generazionale e delle disuguaglianze sociali. Grazie a colpi di scena ben calibrati e scene divertenti, la serie continua a catturare l’interesse, confermandosi un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del genere.