Un’Avventura Musicale Verso San Siro
Il viaggio in metropolitana diretta allo stadio di San Siro è un’esperienza nel calore estivo milanese, dove Marracash ha incantato il pubblico con due concerti sold out. Mentre ci si fa strada tra la folla, si avverte l’energia pulsante di un evento che promette di mescolare rap, scenografie all’avanguardia e un pubblico variegato.
La Metro e L’Affetto Familiare
La corsa in metro si svolge in un pomeriggio afoso, con temperature che arrivano a 36 gradi percepiti come 50. L’autore, in compagnia di Lucia, sua figlia, si dirige verso il secondo concerto di Marracash nello stadio, destinato a un futuro incerto. Nonostante il caldo insopportabile e le recenti preoccupazioni familiari, come gli esami dei figli, Lucia è determinata a non mancare all’appuntamento.
Un Pubblico Inaspettato
La metro lilla è affollata principalmente da fan donne, un dato che sorprende l’autore poiché il pubblico del rap è solitamente visto come maschile. Tuttavia, Marracash ha saputo attrarre una vasta audience femminile grazie alla profondità dei suoi testi e all’immagine meno convenzionale rispetto ad altri rapper italiani. Tra i passeggeri, si notano anche situazioni inattese: quattro borseggiatrici incinte si muovono tra i viaggiatori, creando un forte contrasto con l’evento imminente.
Radici nella Barona e Evoluzione Artistica
L’artista ha un legame profondo con il quartiere Barona di Milano, un elemento che permea le sue canzoni e rappresenta una parte essenziale della sua identità. Marracash si è auto-definito “king della Barona” fin dal suo singolo Badabum Cha Cha, dimostrando fin da subito talenti superiori rispetto ai colleghi emergenti. La sua crescita lo ha distaccato dagli stereotipi associati ai Club Dogo e ad artisti considerati meno autentici per i loro tratti privilegiati.
Una Voce Autentica nel Rap Italiano
Con il passare del tempo, Marra si è affermato come una delle voci più rispettate dell’hip hop italiano, trasformandosi quasi in un filosofo del genere grazie ai suoi testi incisivi e alle collaborazioni significative. Ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi, come la Targa Tenco, un premio raro per un rapper, che consolida la sua posizione non solo nel panorama musicale, ma anche in ambito culturale.
Il Tour “Marragheddon” e Lo Spettacolo Unico
Il culmine del suo successo si manifesta nel tour “Marragheddon”, uno spettacolo che raduna figure chiave della scena rap italiana di fronte a decine di migliaia di persone negli stadi. Il concerto di questa sera comincia con un ritardo di circa mezz’ora e sul palco compaiono ballerini vestiti da scienziati, creando atmosfere futuristiche arricchite da macchinari che evocano astronavi o capsule liquide con immagini virtuali di Marracash.
Problemi Tecnici e Momenti Emotivi
Nonostante la spettacolarità dell’evento, si evidenziano problemi audio dalla tribuna stampa, dove i bassi sovrastano le parole, complicando la comprensione anche dei brani più noti. Momenti emozionanti spuntano quando sul palco salgono ospiti come Madame, e durante l’esecuzione di Laurea ad honorem, dedicata a chi è cresciuto in contesti difficili, riaffermando le origini popolari dell’artista.
Coreografie e Simbolismo
Le coreografie affrontano temi esistenziali tramite simbolismi complessi, che potrebbero sfuggire a chi non conosce a fondo il concept del tour. L’intero concerto include trentaquattro brani proposti senza pause, formando un flusso sonoro intenso e impegnativo, particolarmente difficile da seguire in uno spazio con acustica non favorevole.
Un Contrasto Generazionale
Tra i momenti più toccanti, Nemesi è eseguita senza Blanco, mentre Madame accompagna L’anima prima di un’esibizione teatrale durante Brividi, con l’assenza fisica di Guè Pequeno sul palco. Una scena da ricordare è quella di Paola Zukar, manager storica dell’artista, che finge di tentare di risvegliare Marracash in un drammatico svenimento.
Riflessioni Finali e Emozioni di una Fan
La serata termina con Marra che cambia rapidamente outfit, passando da abbigliamenti dorati a gilet in jeans, mentre continua a offrire un’esperienza sonora sempre più intensa, accompagnata da effetti pirotecnici sincronizzati. La presenza costante di ballerini-scienziati e intelligenze artificiali crea una cornice visiva intrigante che riflette tendenze tecnologiche nel rap contemporaneo.
Nell’osservare il fenomeno generazionale tra i partecipanti, si percepisce quanto l’esperienza live, nonostante l’acustica non ideale, abbia lasciato un’impronta significativa sulla storia recente della musica urbana italiana. Queste due serate hanno confermato quanto Marracash abbia costruito un importante spazio nell’ambito, continuando a mantenere vive le sue radici nelle sue liriche.
È davvero incredibile vedere come Marracash sia riuscito a unire così tante persone sotto lo stesso tetto, creando un’atmosfera di condivisione e celebrazione della musica. Ma mi chiedo, quali emozioni avete provato al concerto? È stato solo un evento musicale o ha rappresentato qualcosa di più profondo per voi? Sarei curiosa di conoscere le vostre opinioni!