Il Festival di Sanremo si prepara a un cambio di date
Il Festival di Sanremo del 2026 non seguirà il tradizionale calendario di metà febbraio. A causa delle Olimpiadi invernali che si svolgeranno a Milano e Cortina dal 6 al 22 febbraio, la Rai ha dovuto rivedere la sua programmazione. La kermesse musicale si terrà quindi dal 24 al 28 febbraio e sarà ancora una volta guidata da Carlo Conti, che assume il ruolo di direttore artistico e conduttore per il secondo anno consecutivo.
Motivi dietro il rinvio
La notizia, anticipata da Il Messaggero, era già nell’aria da tempo. Con le Olimpiadi che saranno trasmesse sulle reti Rai, l’azienda non poteva permettersi sovrapposizioni che avrebbero potuto ridurre il pubblico e generare perdite economiche. Già lo scorso anno, il Festival aveva subito modifiche simili per evitare conflitti con le gare di Coppa Italia, mandate in onda da Mediaset.
Le nuove date ufficiali?
Nonostante non ci siano ancora conferme ufficiali dalla Rai, sembra probabile che Sanremo inizierà martedì 24 febbraio, per concludersi sabato 28. Ci si aspettava che si valutassero anche altre opzioni, come un possibile slittamento a marzo, ma alla fine potrebbe essere stato considerato migliore far iniziare il Festival appena due giorni dopo la chiusura delle Olimpiadi.
Problemi legali in vista del Festival
A complicare ulteriormente la situazione, è giunta la sentenza del Consiglio di Stato, attesa inizialmente per il 22 maggio. Questa ha respinto gli appelli presentati dalla Rai e dal Comune di Sanremo riguardanti l’affidamento della manifestazione per il biennio 2024/2025. Nonostante ciò, la Rai rimane l’unica interessata a organizzare il Festival dal 2026 al 2028, e le trattative con il Comune continuano a essere aperte.
Come grande fan del Festival di Sanremo, non posso nascondere le mie emozioni contrastanti riguardo a queste modifiche. Da un lato, sono entusiasta di vedere Carlo Conti alla guida per un altro anno, ma dall’altro mi preoccupa che i cambiamenti possano influenzare l’atmosfera unica della kermesse. Quale impatto avrà questa riorganizzazione sull’esperienza del pubblico e sulla qualità degli artisti? Sono curiosa di sapere cosa ne pensate! Anche voi sentite un mix di ansia e attesa per questo Sanremo 2026?