Un’Intervista che Scava nel Profondo
Durante la nostra chiacchierata virtuale su Zoom con Scott McGehee e David Siegel, abbiamo subito rivelato la nostra vulnerabilità riguardo alla presenza di un cane in un film. In particolare, nel loro ultimo lavoro, L’amico fedele, tratto dal romanzo The Friend di Sigrid Nunez, la protagonista Iris (Naomi Watts) si domanda costantemente “Cosa succederà al cane?”. Un interrogativo che tocca il cuore di ogni amante degli animali, poiché ci fa tremare le mani in attesa della sorte dei nostri amici a quattro zampe.
La Paura di Spoiler e il Sito Salvifico
I registi ammettono che la loro ansia è condivisa. “Non volevamo conoscere anticipatamente la trama, ma la presenza di un cane cambia tutto,” spiegano. Raccontano anche, con una punta di umorismo, del sito web Does the Dog Die, dove gli utenti possono scoprire in anticipo il destino degli animali nei film e nelle serie. Non possiamo fare a meno di confessare che ci rivolgiamo spesso a quel sito durante le nostre visioni, specialmente mentre seguiamo le peripezie di una scrittrice avvolta nel lutto e di un alano, l’eredità di un amico defunto, interpretato da Bill Murray.
Due Alani Speciali sul Set
Nel film, i due splendidi alani protagonisti, Wilder e Bing, non sono attori professionisti. “Abbiamo già lavorato con cani in passato,” racconta McGehee. “La nostra esperienza con Tiger, il cane di David, ci ha insegnato come interagire con questi animali e permettere loro di esprimere la propria personalità.” I registi sperano che l’amore evidente per i cani traspaia nel film, creando una connessione autentica tra Iris e il suo enorme compagno.
Naomi Watts e il Legame con Apollo
Il legame tra Naomi Watts e il cane è stato fondamentale, e i registi sottolineano quanto fosse importante l’atmosfera sul set. “Naomi ama davvero i cani,” affermano. “Questo ha contribuito al suo coinvolgimento nel progetto. Tuttavia, il suo stupore per le dimensioni del cane e il lavoro necessario per gestirlo è stato sorprendente. Portare a spasso un alano da 150 chili è come portare un umano!” La loro intesa si è sviluppata rapidamente, dando vita a momenti di grande calore emotivo.
Il Gigante che Rappresenta il Dolore
La figura maestosa di Apollo, l’alano protagonista, è centrale nel racconto. “La sua grandezza riflette il dolore di Iris e le sue difficoltà quotidiane,” aggiungono i registi. La presenza imponente del cane diventa una metafora tangibile delle sfide che la donna deve affrontare, rendendo visibile il suo dolore in un contesto urbano come New York.
Bill Murray e la Magia del Cinema
Nel cast troviamo anche Bill Murray, un amante dei cani che condivide storie emozionanti della sua infanzia con questi animali. “Ha avuto cani per tutta la vita e ci ha raccontato esperienze indimenticabili,” spiegano McGehee e Siegel. La chimica tra Murray e il cane nella scena che si svolge a Dumbo, con lo skyline di Manhattan sullo sfondo, è risultata naturale e spontanea, proprio come speravano i registi. L’importanza della location è stata cruciale e ha contribuito a catturare l’essenza newyorkese del film.
Un Film Newyorkese nel Cuore
Come abbiamo evidenziato nella recensione, L’amico fedele è un perfetto esempio di cinema newyorkese, ricco di colori e atmosfere evocative. Scott McGehee e David Siegel hanno dedicato tempo ed energia per creare un’opera che non solo racconta una storia, ma che riesce anche a trasmettere nostalgia e contemporaneità.
Personalmente, trovo che la combinazione di umorismo e introspezione emotiva in questo film sia veramente affascinante. La rappresentazione dell’amore tra umani e animali è toccante e mi fa riflettere: quanto siamo disposti a sacrificare per i nostri amici a quattro zampe? E voi, quale storia vi ha colpito di più sul tema dell’amore per gli animali?