Introduzione al Film
Quando la pioggia si abbatte sulla California del Sud, come suggerisce il titolo, possono accadere eventi inaspettati. In questo contesto prende vita When it Rains in LA, un thriller con sfumature horror diretto da David M. Parks, che ha debuttato nelle sale cinematografiche l’8 maggio. Parks, noto per la sua esperienza nel mondo dei B-movie, è anche produttore e direttore della fotografia della pellicola, che vede protagonisti Monroe Cline ed Eric Roberts.
Trama e Sviluppo dei Personaggi
Dopo la morte del suo anziano marito Nate, deceduto in circostanze misteriose dopo aver ricevuto una maschera rituale messicana, Sasha abbandona la sua lussuosa residenza per cercare conforto tra gli amici a Los Angeles. Tuttavia, la serata in un club, durante la quale si unisce a Henry, un pilota che ha manifestato il suo interesse fin dall’inizio, si trasforma rapidamente in un incubo quando la pioggia inizia a cadere incessantemente sulla città.
Il personaggio di Sasha, interpretato da Cline, cattura facilmente l’attenzione grazie alla sua bellezza, ma la sceneggiatura non approfondisce adeguatamente la relazione tra lei e il pilota Henry. La chimica tra Cline e Tom Gipson riesce comunque a intrattenere il pubblico, nonostante l’immediatezza con cui il loro legame si sviluppa in un clima di tensione.
I Compagni di Viaggio di Sasha
Prima dell’arrivo di Sasha a Los Angeles, vengono introdotti i suoi quattro amici, ognuno con le proprie problematiche personali. Tra di loro spicca Mark, un personaggio eccessivamente melodrammatico che affronta il lutto per la fidanzata scomparsa in un incidente stradale. Il suo comportamento risulta grottesco e fuori luogo, creando un contrasto con le tre amiche che lo affiancano, caratterizzate da tratti monocromatici e archetipi tipici degli slasher. L’insolito gruppo, immerso nei propri drammi, solleva interrogativi sulla scelta di Sasha di rifugiarsi in un ambiente tanto turbolento.
Critica alla Narrazione
Pur partendo con un potenziale interessante, la trama di When it Rains in LA inizia a perdere consistenza. La maschera pre-azteca che anticipa la morte di Nate promette un elemento sovrannaturale che, col passare del tempo, si rivela più banale del previsto. La limitatezza del budget condiziona in modo significativo l’uso delle location e la realizzazione di effetti speciali, relegando gran parte della tensione all’uso della pioggia digitale.
Inoltre, il film mostra carenze in termini di colpi di scena e sorprese, con una sola scena capace di generare vera inquietudine. Pur essendo presente un enigmatico personaggio che sembra seguire Sasha, il suo ruolo si rivela ben meno incisivo di quanto promesso inizialmente.
Considerazioni Finali
Nonostante i suoi limiti evidenti e una narrazione frammentata, When it Rains in LA riesce a offrire momenti di curiosità e a mantenere alta l’attenzione dello spettatore fino alla conclusione. La pellicola, chiaramente artigianale e a basso budget, esibisce incongruenze logiche e una mancanza di coerenza narrativa. Nonostante ciò, alcuni elementi visivi, come la rappresentazione di una Los Angeles piovosa e opprimente, riescono a conferire all’opera un’atmosfera intrigante, rendendo la visione comunque interessante per gli appassionati del genere horror.