Uomo trovato morto vicino a un lago in Provincia di Bergamo: mistero dopo una giornata di pesca solitaria

Una tranquilla mattinata di pesca si è tramutata in una drammatica vicenda per Adriano, un uomo di 58 anni trovato senza vita il 12 giugno 2025 nei pressi di un laghetto artificiale a Rogno, in provincia di Bergamo. La moglie ha lanciato l’allerta dopo che non ha ricevuto sue notizie al termine dell’escursione, iniziata il giorno precedente a Fonteno, località di vacanza per la coppia.

Un’amore per la pesca

Adriano era partito all’alba di mercoledì 11 giugno, come era solito fare durante le loro ferie montane. Sebbene non avesse specificato alla moglie la sua meta, era chiaro che la pesca fosse il suo obiettivo, una passione che lo accompagnava da sempre. All’apparenza, tutto sembrava andare per il meglio.

La crescente preoccupazione

Con il passare delle ore, l’ansia della moglie è aumentata. Non avendo avuto notizie né chiamate, ha deciso di contattare le forze dell’ordine la mattina del 12 giugno per segnalare la sua scomparsa.

Uomo trovato morto vicino a un lago in Provincia di Bergamo: mistero dopo una giornata di pesca solitaria

Le ricerche si attivano

Le autorità hanno immediatamente avviato le operazioni di ricerca, utilizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza. È emerso che Adriano era partito da Fonteno dirigendosi verso Piangaiano, per poi proseguire verso Lovere e infine arrivare a Rogno.

Il ritrovamento tragico

A Rogno si trova un noto laghetto apprezzato dagli amanti della pesca. Qui i soccorritori hanno scoperto la sua auto, una Opel Crossland, parcheggiata e chiusa. All’interno vi era una borsa contenente i pesci pescati quella mattina, un indizio che ha spinto le ricerche verso il lago e l’area circostante. Poco dopo, nelle vicinanze, è stato trovato il corpo senza vita di Adriano. Al momento non sono state rese note le cause esatte del decesso, né dettagli specifici sul suo corpo.

Un mistero da risolvere

Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire gli eventi di quel giorno. L’ipotesi più plausibile resta che si tratti di un incidente legato all’attività di pesca o di un malore improvviso mentre si trovava in solitudine.

Un lutto per la comunità

La notizia ha toccato profondamente gli abitanti dei piccoli centri di Fonteno, Lovere e Rogno, luoghi sereni in cui tutti si conoscono. Molti amici e conoscenti ricordano Adriano come una persona discreta, con una grande passione per la natura e la montagna. La moglie sta ricevendo supporto da familiari e amici mentre cerca di comprendere cosa sia accaduto in quel giorno fatale.

Un monito per il futuro

Questa vicenda sottolinea quanto anche attività che sembrano innocue, come una semplice giornata di pesca, possano nascondere rischi imprevisti quando ci si trova soli in aree isolate. Le autorità raccomandano sempre di comunicare i propri spostamenti a qualcuno, specialmente in zone poco frequentate o di difficile accesso.

Questo triste episodio mi fa riflettere su quanto sia importante prendersi cura dei propri cari e non dare mai nulla per scontato. La passione di Adriano per la pesca non avrebbe mai dovuto condurlo a un simile destino. È giusto chiedersi: quante volte ci siamo avventurati da soli senza informare nessuno? Siamo pronti a riconoscere i rischi e a mettere in pratica misure di sicurezza quando ci troviamo in situazioni simili? La vita è fragile e ogni momento conta.


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