Il nuovo capitolo di The Toxic Avenger: opinioni contrastanti
Il 2023 ha visto l’uscita nelle sale del reboot di un grande classico del cinema demenziale, The Toxic Avenger. Questo film, interpretato da Leslie Nielsen, ha suscitato reazioni miste tra il pubblico e i critici. Nonostante il richiamo alla nostalgia, alcuni sostenitori del film originale si sono dichiarati delusi dal risultato finale ottenuto con questa nuova versione.
Tra coloro che hanno espresso il loro disappunto c’è DAVID ZUCKER, un nome sinonimo della commedia parodistica, noto per la sua direzione e co-scrittura dei primi due film della saga. In una recente intervista, ZUCKER ha spiegato come secondo lui il reboot non riesca a catturare l’essenza comica del materiale originale, affermando che “ha mancato completamente il bersaglio”. Questa critica non si limita al solo aspetto della scrittura, ma abbraccia un concetto più ampio relativo alle regole che definiscono la parodia americana.
Le origini delle commedie parodistiche
ZUCKER, insieme ai suoi collaboratori Jerry ZUCKER e Jim Abrahams, è stato pionieristico nel definire le caratteristiche delle parodie, creando uno stile che è diventato un punto di riferimento nel panorama cinematografico. Nell’intervista, ha parlato di come la loro innovazione nel genere abbia portato molti altri a tentare di replicare il loro approccio, tra cui SETH MACFARLANE, che ha supervisionato il revival di Una pallottola spuntata. ZUCKER ha insinuato che questi tentativi di emulazione spesso risultano in prodotti che non riescono a colpire il bersaglio, perdendo così l’autenticità e la freschezza che contraddistinguevano le opere originali.
“Mio fratello Jerry e il nostro partner Jim Abrahams hanno iniziato a fare commedie parodistiche 50 anni fa, e abbiamo inventato uno stile tutto nostro”, ha commentato ZUCKER. Le sue parole evidenziano la frustrazione di chi ha dedicato gran parte della propria carriera a costruire un’identità comica ben definita, ora sovrascritta da produzioni che sembrano privilegiare l’aspetto commerciale rispetto alla qualità del contenuto.
I budget e la comicità contemporanea
Un altro punto di criticità sollevato da ZUCKER riguarda i budget elevati assegnati alle commedie moderne. Secondo lui, investire somme considerevoli in effetti speciali e tecniche cinematografiche sofisticate può allontanare l’essenza della comicità. “Non si dovrebbe spendere troppo per una commedia”, ha sottolineato, avvertendo che i grandi budget e la vera comicità sono spesso agli antipodi. Questo fenomeno è evidente nel nuovo film di Una pallottola spuntata, dove gli sforzi per emulare il suo stile originale sembrano più focalizzati sugli aspetti visivi che sulla sostanza comica.
ZUCKER ha anche insinuato che la motivazione dietro la realizzazione di nuove versioni di classici cinematografici sia principalmente legata al profitto piuttosto che a un genuino desiderio di omaggiare l’opera originale. “Ormai tutti lo fanno per soldi”, ha affermato, riflettendo su una tendenza che potrebbe minare il valore artistico delle commedie. Questa prospettiva invita a riflettere sul futuro del cinema comico e sulla necessità di tornare a una forma di narrazione più autentica e meno influenzata dalle logiche di mercato.
Unisciti alla Community su WhatsApp!
Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.
Entra nella Community