Il nuovo capitolo nella saga di Tron
Il cinema di fantascienza continua a evolversi e uno dei film più attesi è certamente “Tron: Ares”. In questo nuovo capitolo, il legame tra madre e figlio viene messo a dura prova a causa del programma di intelligenza artificiale Ares, creato da Jared Leto. Gli spettatori potranno assistere a un conflitto ricco di tensione e dinamiche familiari che si intrecciano in un contesto futuristico.
La trama si sviluppa attorno ai personaggi di Julian Dillinger e sua madre, Elisabeth. Julian, interpretato da Evan Peters, si trova a dover gestire la tradizione familiare di antagonismo, avendo ereditato il progetto dall’illustre nonno Ed Dillinger, noto per le sue sfide al protagonista Kevin Flynn, interpretato da Jeff Bridges. Elisabeth Dillinger, d’altro canto, rappresenta una voce più pacifica nel mondo spietato della tecnologia e della competizione, ma viene sostituita dal figlio proprio per le sue idee progressiste.
La competizione nel mondo della tecnologia
Julian Dillinger è ossessionato dalla rivalità con l’azienda Encom e decide di tenere d’occhio la CEO Eve Kim, interpretata da Greta Lee. Entrambi stanno collaborando per realizzare un’intelligenza artificiale con capacità fisiche, ma ogni tentativo di dare vita a un programma non supera i 29 minuti. Per affrontare questa limitazione, è necessario il “codice permanente”, che Eve crede sia stato scoperto da Flynn.
Per garantire il controllo della situazione, Julian decide di ingaggiare Ares, un super soldato alimentato dall’intelligenza artificiale. Questo crea una notevole tensione tra madre e figlio, poiché Elisabeth si rende conto che Julian ha una concezione illusoria del potere che detiene, mentre lui continua a ignorare i suoi avvertimenti. La loro relazione diventa quindi una battaglia tra la saggezza materna e la determinazione giovanile.
I temi dell’intelligenza artificiale
Anderson esprime preoccupazione per l’ignoto in cui ci stiamo addentrando, suggerendo che molti di noi non sono consapevoli delle misure di sicurezza che potrebbero essere implementate dai governi riguardo all’intelligenza artificiale. Il film invita anche a riflettere su come la nostra vita quotidiana potrebbe essere plasmata da questa nuova tecnologia, ponendo interrogativi su come potremmo perdere il controllo su aspetti vitali dell’esistenza umana.
I messaggi e le lezioni del film
Un elemento di grande significato in “Tron: Ares” è il cameo di Jeff Bridges, che torna nel suo ruolo di Flynn per offrire saggi consigli ai giovani protagonisti. Tra i molteplici insegnamenti, uno dei più rilevanti è il monito sul legame tra potere e responsabilità. Peters, nel discutere queste lezioni, sottolinea l’importanza di utilizzare saggiamente ogni opportunità, evidenziando come con il potere arrivi anche la necessità di fare attenzione alle conseguenze delle proprie azioni.
La narrazione di “Tron: Ares” non è solo un’avventurosa storia di fantascienza; è anche un racconto ammonitore che ci avverte sui rischi e sulle responsabilità che derivano dall’avanzamento tecnologico. Con l’emergere di intelligenze artificiali sempre più sofisticate, i dilemmi morali e le sfide etiche diventano sempre più centrali, rendendo questo film non solo un intrattenimento visivo, ma anche una riflessione profonda sui temi contemporanei che coinvolgono la nostra società.
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