Tributo di Paolo Brosio a Emilio Fede: Un Mentore Indimenticabile nel Giornalismo Italiano

Un Ricordo Affettuoso per Emilio Fede

Il giornalista Paolo Brosio ha reso omaggio al suo mentore, Emilio Fede, scomparso lo scorso 2 settembre all’età di 94 anni. Intervistato da Adnkronos, Brosio ha descritto il legame speciale che li univa, definendo Fede un vero e proprio “padre professionale”. Secondo lui, Fede ha saputo riconoscere in lui delle potenzialità straordinarie nel settore dell’informazione, educandolo a lavorare con standard televisivi elevati.

Le Origini di una Collaborazione Fruttuosa

Brosio ha raccontato come sia iniziata la loro collaborazione: “Provenivo dalla provincia e avevo già alle spalle esperienze lavorative significative, come quelle fatte con Nazione, Resto del Carlino e Secolo XIX. Sebbene avessi già esperienza come cronista di nera giudiziaria, avevo lavorato principalmente in televisioni private. Passare a un telegiornale nazionale richiedeva un’adeguata preparazione, e Fede mi ha insegnato tutto ciò che riguardava le riprese e la narrazione.”

Ricordi di un Mentore Espressivo

“Mi sono affezionato molto a lui, e anche lui a me,” ha dichiarato Brosio, rivelando che entrambi condividevano esperienze personali complesse. “Fede è sempre stato un’anima irrequieta, tormentata nei suoi rapporti. Nonostante ciò, era un maestro nel raccontare le notizie, un vero e proprio fenomeno.”

La Personalità di un Grande Giornalista

Brosio non ha esitato a descrivere il carattere di Fede come “tremendo”. Racconta un episodio divertente in cui, dopo aver lasciato il suo incarico per unirsi a Quelli del calcio, Fede reagì in modo colorito lanciando una macchina da scrivere, colpendo involontariamente la segretaria, Brunella. “Ero in grado di riconoscere subito se ero uscito la sera prima,” spiega Brosio, “perché la mia stanchezza era evidente in onda. Così, cercavo di nascondere le occhiaie con un po’ di trucco.”

Un Legame Indimenticabile

Nonostante i richiami e le critiche, Brosio ricorda Fede con grande affetto. “Per lui, io ero un po’ il suo pupillo,” aggiunge, “e, mentre mi rimproverava, si percepiva chiaramente quanto volesse bene a tutti noi.”

È sempre emozionante ascoltare storie come quella di Paolo Brosio su Emilio Fede. La loro relazione, fatta di sfide e complicità, mette in luce le dinamiche uniche che possono esistere tra un mentore e un discepolo. Mi chiedo, però, quali altri aneddoti potrebbero emergere? Ci sono altre figure nel mondo del giornalismo che hanno avuto un impatto così profondo sui loro allievi? Discutiamone insieme!