La rivelazione dietro le quinte del film di Mona Fastvold
Amanda Seyfried, conosciuta per il suo ruolo in Mamma Mia!, ha recentemente condiviso dettagli intriganti sulla realizzazione del film diretto da Mona Fastvold, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Durante l’evento, l’attrice ha sottolineato l’importanza di avere una protagonista britannica nella pellicola, che si intitola The Testament of Ann Lee.
La richiesta di Seyfried a Fastvold si fondava su una sua preoccupazione riguardo l’accento inglese, che considerava difficile da interpretare. Secondo l’attrice, “continuavo a ripetere: ‘Vai con qualcuno di inglese'”. Questo timore non minava però la fiducia che aveva nel progetto e nel legame che la regista aveva con la storia. La Seyfried ha descritto il lavoro di Fastvold come un autentico atto d’amore.
L’impatto emotivo del ruolo per Amanda Seyfried
Seyfried ha espresso il suo timore di deludere la regista, definendo il progetto come “il suo bambino”, e ha dichiarato di non voler compromettere la visione di Fastvold. Nonostante queste paure iniziali, la direttrice ha mostrato piena fiducia nelle capacità dell’attrice, spingendola a credere in se stessa e nelle sue abilità interpretative.
Questa dinamica tra Seyfried e Fastvold ha aperto la strada a una riflessione più profonda sul potere della collaborazione artistica. “Era il suo bambino, e non volevo mandare tutto a puttane. Ma lei ha creduto in me, quindi ho creduto in me stessa, ed eccoci qui”, ha detto Seyfried, evidenziando come la fiducia reciproca possa portare a risultati straordinari.
La visione di Mona Fastvold per il personaggio
Mona Fastvold ha chiarito la sua scelta di Amanda Seyfried come protagonista. La regista ha elogiato l’attrice per la sua forza e versatilità, descrivendola come una madre meravigliosa con un pizzico di follia. Fastvold ha affermato: “Amanda ha un grande potere. È davvero forte. È un po’ pazza. E quindi sapevo che avrebbe potuto attingere a tutte queste cose, alla gentilezza, alla dolcezza, alla tenerezza.”
Queste osservazioni dimostrano come Fastvold non si sia limitata a cercare semplicemente un’interpretazione, ma un’interpretazione che potesse riunire diversi aspetti carismatici, necessari per il complesso ruolo nel film. La regista ha anche notato l’entusiasmo di Seyfried nel voler affrontare questa sfida, manifestando il desiderio di esplorare nuove dimensioni emotive insieme all’attrice.
Un dramma musicale con una storia affascinante
The Testament of Ann Lee narra la vita della fondatrice della setta cristiana degli Shakers nel XVIII secolo. Questo movimento, che si espanse negli Stati Uniti nel 1776, è caratterizzato da principi condivisi e da uno stile di vita unico. Seyfried sarà affiancata nel cast da attori come Lewis Pullman, Thomasin McKenzie, Stacy Martin e Tim Blake Nelson, che contribuiranno a dare vita a questa storia avvincente.
Il film si presenta non solo come un dramma musicale, ma anche come un’opera che invita a riflettere sui temi della spiritualità e della comunità. Le esperienze personali e professionali di Seyfried e Fastvold si intrecciano, creando un’opera tesamente connessa ai valori e alle lotte del passato, capaci di risuonare anche nel presente.
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