Claire Foy e il suo riconoscimento a Zurigo
Durante il 21° Zurich Film Festival, l’attrice britannica Claire Foy ha ricevuto un prestigioso premio alla carriera. Celebre per la sua interpretazione della Regina Elisabetta nella serie televisiva The Crown, Foy ha partecipato a una masterclass in cui ha condiviso con il pubblico la sua evoluzione professionale, partendo dai suoi inizi fino al suo ultimo progetto, H is for Hawk. Arrivata con entusiasmo sul palco del Frame Cinema di Zurigo, nonostante un ritardo di 50 minuti causato da problemi di volo, Foy è stata celebrata con il Golden Eye Award, onorando il suo contributo al cinema.
Durante l’incontro, l’attrice ha discusso il suo recente film, H is for Hawk, che ha riscosso successi nei festival di cinema, incluso il 52° Telluride Film Festival. La sua carriera, contrassegnata da ruoli significativi, è stata esplorata attraverso aneddoti personali e riflessioni sul suo percorso artistico.
Riflessioni sulla sua infanzia e l’amore per la recitazione
Claire Foy ha rivelato di non aver avuto una vera e propria vocazione per la recitazione durante la sua infanzia. Cresciuta come la più giovane di tre figli in una famiglia numerosa, ha vissuto esperienze di invisibilità, seguito da momenti di ricerca di attenzione. Da bambina era vivace e chiassosa, mentre durante l’adolescenza ha sperimentato imbarazzo e la voglia di passare inosservata. Nonostante ciò, la sua passione per il teatro e il cinema è rimasta costante, tanto che ha assistito a Titanic ben dodici volte, attirata dall’esperienza cinematografica offerta dal film.
È stato un incontro casuale con un’insegnante di recitazione a darle l’opportunità di intraprendere questa carriera. L’educatrice le ha posto una domanda fondamentale: se avesse mai considerato di iscriversi a un’accademia di arte drammatica. Questo incitamento ha spinto Foy a fare domanda e, sorprendentemente, ad essere accettata, segnando l’inizio di un viaggio che avrebbe cambiato la sua vita e la sua visione della recitazione.
L’elaborazione del lutto attraverso “H is for Hawk”
Il film H is for Hawk si basa sull’autobiografia di Helen MacDonald, che racconta l’anno in cui, dopo la morte del padre, ha allevato un astore per affrontare il lutto. Foy ha scoperto il libro grazie a Dede Gardner, produttrice del film, che evidenzia come la storia tocchi tematiche profonde legate al lutto. Molti membri del cast e della produzione hanno vissuto esperienze simili, rendendo il progetto molto significativo per tutti loro.
Foy ha sottolineato come la narrazione di Helen presenti una riflessione importante su come la società affronta la sofferenza altrui. Ha osservato che la cultura occidentale tende a evitare il tema della morte e, quando si presenta, molte persone si trovano disorientate nel gestire il dolore di chi ha subito una perdita. La storia di Helen, che ha espresso la sua sofferenza canalizzandola nell’allevamento dell’astore, è un esempio di come si possa affrontare il lutto in modo autentico e profondo.
I primi passi di Claire Foy nel mondo del cinema
Dopo la sua formazione all’Oxford School of Drama, il primo ruolo di Claire Foy nel cinema è arrivato affianco a Nicolas Cage nel film L’ultimo dei templari. A soli 23 anni, si è ritrovata in un contesto di alto profilo a Budapest, convinta che fosse la norma lavorare in set così opulenti, in un periodo prima della crisi del 2008. Nel film, Foy interpreta una giovane donna accusata di stregoneria, il cui destino risulta ben più complesso di quanto sembri inizialmente.
La sua carriera ha preso ulteriore slancio quando ha interpretato Anna Bolena nella serie Wolf Hall, basata sui romanzi di Hilary Mantel. In questo ruolo, Foy ha trovato una connessione profonda con il personaggio, scoprendo progressivamente come Anna fosse una figura intelligente e astuta, ma anche vulnerabile. La sua interpretazione si è concentrata sulla visione di Anna attraverso gli occhi di Thomas Cromwell, cercando di mettere in luce le dinamiche di potere e manipolazione che la circondavano.
Il successo mondiale con “The Crown”
Il punto di svolta nella carriera di Foy è arrivato con la realizzazione della serie The Crown. All’epoca della sua audizione, Foy era incinta e aveva dubbi sulla sua capacità di interpretare un ruolo così iconico come quello della Regina Elisabetta II. Sotto la direzione di Stephen Daldry, ha superato le sue incertezze, scoprendo che c’era molto da esplorare nella vita di un personaggio così enigmatico. Ha lavorato su ogni aspetto della sua performance, dalla voce alla fisicità, cercando di ricreare l’essenza reale della regina giovane.
La recente scomparsa della Regina ha toccato profondamente Foy, che ha chiarito di non averla mai conosciuta personalmente, ma ha comunque avvertito un senso di responsabilità nel rappresentarla. Foy ha creato una versione della Regina basata su ricerche e intuizioni, contribuendo a rendere The Crown una delle produzioni più acclamate e seguite della sua epoca.
Progetti futuri e nuove avventure cinematografiche
Oltre a H is for Hawk, Claire Foy sarà presto protagonista nel film The Magic Faraway Tree, una trasposizione cinematografica di un classico della letteratura per ragazzi. Descrivendo questo nuovo progetto, Foy ha espresso entusiasmo per il tono magico e ottimista della storia, che si concentra sulla natura e sui legami semplici. Nel film, interpreterà Polly, una madre, vivendo un’esperienza gioiosa sul set, soprattutto interagendo con i giovani attori e creando un’atmosfera di divertimento e scoperta.
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