Novità sul Film di Supergirl
Recenti aggiornamenti riguardanti l’atteso film di Supergirl hanno sollevato diverse speculazioni, in particolare sul titolo ufficiale della pellicola. Un’immagine del logo utilizzata durante le riprese ha suggerito che il nome del progetto potrebbe essere stato modificato.
Conferme e Speculazioni sul Titolo
David Krumholtz, che interpreta Zor-El, il padre della protagonista, ha comunicato attraverso i social media di aver completato le sue riprese. Sebbene la produzione non sia stata ufficialmente dichiarata conclusa, l’attore ha anche condiviso un’anteprima del logo del film. Nei suoi commenti, ha chiarito che si tratta di un design provvisorio, destinato principalmente a scopi promozionali e di merchandising.
Un aspetto intrigante è l’assenza della dicitura “Woman of Tomorrow” nel logo, suggerendo un possibile abbandono del sottotitolo. James Gunn ha recentemente fatto riferimento al film semplicemente come Supergirl, alimentando ulteriormente le congetture su un possibile cambiamento nel titolo, soprattutto alla luce delle recenti rinominazioni nel DC Universe.
Il Cast e i Personaggi
La pellicola vedrà la partecipazione di diversi attori di spicco: Eve Ridley, nota per il suo ruolo in “Il problema dei tre corpi”, sarà Ruthye Mary Knolle, mentre Matthias Schoenaerts interpreterà il villain Krem of the Yellow Hills. Di recente, Jason Momoa ha anche confermato la sua presenza nel cast, dove vestirà i panni di Lobo. Non mancherà inoltre Krypto, il fedele supercane di Supergirl, che avrà un ruolo significativo nella trama.
Trama e Tematiche
Stando a una breve sinossi, la storia seguirà Kara mentre intraprende un viaggio attraverso la galassia per celebrare il suo 21° compleanno insieme a Krypto. Durante le sue avventure, incontrerà una giovane donna di nome Ruthye, coinvolgendosi in un oscuro giro di vendetta. Questa versione di Kara Zor-El è descritta come meno seria e più tagliente rispetto alle precedenti interpretazioni, in particolare quella della serie CBS/CW con Melissa Benoist, segno di un’intenzione di rinnovare l’approccio narrativo alla figura dell’eroina.
