Licenziamento di Melissa Barrera e le sue conseguenze
Il regista Christopher Landon ha recentemente condiviso dettagli sull’impatto del licenziamento di Melissa Barrera dal cast di Scream 7, una decisione che ha generato un clima insostenibile e lo ha portato a rinunciare alla direzione del progetto. Questa situazione è emersa in seguito alla scelta di Spyglass Media Group di rimuovere l’attrice a causa dei suoi post sui social media in supporto alla Palestina.
Minacce e pressione sociale
Dopo il licenziamento di Barrera, i profili social di Landon sono stati sommersi da commenti ostili. Molti fan hanno erroneamente interpretato la sua posizione, ritenendolo responsabile della decisione. Come risultato, il regista ha ricevuto minacce di morte, creando un clima di paura tanto intenso che ha richiesto l’intervento delle autorità competenti, inclusi gli agenti di sicurezza degli studi cinematografici e l’FBI.
Un’esperienza trasformata in incubo
Landon ha spiegato che le minacce ricevute non solo hanno influito sul suo stato d’animo, ma hanno anche rovinato una delle esperienze professionali più gratificanti della sua carriera. Nonostante la richiesta da parte di Spyglass di continuare a lavorare al film, il regista ha deciso di allontanarsi dal progetto. Ha affermato che l’atmosfera di odio e gli attacchi personali lo hanno portato a perdere l’entusiasmo per un lavoro che un tempo amava.
Accettazione e futuro
Nonostante l’accaduto, Landon ha espresso la sua mancanza di risentimento nei confronti di Kevin Williamson, che lo ha sostituito come regista di Scream 7. Ha riconosciuto il talento di Williamson, sottolineando che la sua conoscenza approfondita della saga potrebbe portare a un film di grande valore. Questo segna una fase di accettazione per Landon, che si prepara a intraprendere nuove sfide professionali, desideroso di lavorare in ambienti dove possa sentirsi apprezzato e rispettato.
