Il nuovo spot di Mint Mobile e la sua protagonista
Mint Mobile, una compagnia telefonica di proprietà della celebre star canadese RYAN REYNOLDS, ha recentemente lanciato un nuovo spot pubblicitario che ha attirato l’attenzione per la sua originalità. Con una forte dose di ironia, il video presenta TILLY NORWOOD, un’attrice reale, facendola interagire con la figura di un’attrice generata artificialmente che porta lo stesso nome. L’intento dello spot è quello di rassicurare i consumatori sulla autenticità delle offerte di Mint Mobile.
Il video è stato condiviso online e ha subito suscitato interesse, in quanto RYAN REYNOLDS cerca di mettere a fuoco la differenza tra la realtà e la finzione digitale. Infatti, il noto attore e produttore si rivolge a TILLY NORWOOD sottolineando che, mentre tutto ciò che riguarda Mint Mobile potrebbe sembrare irreale, la presenza dell’attrice è autentica. In questo contesto, egli chiede a TILLY se sia realmente una persona vera.
Un’interazione divertente tra attore e personaggio virtuale
Nello spot, RYAN REYNOLDS esprime il suo scetticismo nei confronti della realtà di TILLY NORWOOD. Le sue domande, infarcite di umorismo, puntano a dare una dimensione comica alla situazione, facendo riferimento a tematiche attuali riguardanti la creazione di contenuti attraverso l’Intelligenza Artificiale. A un certo punto, per chiarire la situazione, RYAN chiede all’attrice reale: “Non sei una combinazione di attori generata dall’Intelligenza Artificiale?” La risposta di TILLY non si fa attendere, affermando: “Sono una combinazione dei miei genitori,” svelando così la verità sulla sua origine.
Questa interazione gioca su temi di attualità e controversie nel mondo del cinema, specialmente con l’emergere di tecnologie sempre più sofisticate nell’industria della produzione cinematografica. La scelta di includere un’attrice reale in contrasto con una potenziale creazione digitale di grande impatto crea un effetto di chiarificazione per il pubblico, portando una riflessione su cosa significhi davvero essere un attore o un’artista in questo contesto moderno.
Critiche e reazioni dall’industria cinematografica
La notizia dell’introduzione di TILLY NORWOOD come attrice generata dall’Intelligenza Artificiale aveva già fatto scalpore qualche settimana prima del lancio dello spot. Questo sviluppo ha sollevato preoccupazioni importanti nella comunità artistica, con molte celebrità e professionisti del settore che hanno espresso le loro riserve riguardo all’uso dell’IA in ambito creativo.
Il sindacato degli attori americani, SAG-AFTRA, ha condannato la creazione di un’attrice virtuale, evidenziando che TILLY NON è un’attrice nel senso tradizionale del termine, ma piuttosto un personaggio frutto di un software allenato con materiali provenienti da attori reali, senza alcun permesso né compenso. Le critiche hanno messo in risalto il rischio che tali pratiche possano comportare per il lavoro effettivo degli attori, rendendoli potenzialmente superflui in un mondo dove anche il talento umano potrebbe venire soppiantato dalla tecnologia.
In risposta a queste obiezioni, la creatrice di TILLY NORWOOD, ELINE VAN DER VELDEN, ha difeso il suo progetto, sostenendo che questa iniziativa rappresenta semplicemente un nuovo modo di pensare alla narrazione e alla creazione di storie. Secondo lei, l’uso dell’Intelligenza Artificiale offre opportunità creative che potrebbero arricchire il panorama cinematografico e spingere gli autori a esplorare nuove possibilità.
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