Roberto Bolle: a 50 anni riflette sui limiti del corpo e sulla gioia di concedersi qualche sgarro

Roberto Bolle, icona della danza mondiale, continua a emozionare il pubblico con la sua arte. L’energia che prova ogni volta che sale sul palco è unica e intensa, un sentimento che ha coltivato nel corso degli anni, esibendosi in teatri rinomati di tutto il mondo. Attualmente, è impegnato in un progetto affascinante: uno spettacolo dedicato alla vita del celebre pittore Caravaggio. Questo balletto, articolato in due atti, sarà presentato al Teatro Regio di Torino fino al 29 novembre, offrendo agli spettatori un’opportunità straordinaria di immergersi nell’universo creativo di questo artista.

Un viaggio attraverso l’essenza di Caravaggio

Nel suo nuovo spettacolo, Bolle intende esplorare “l’essenza di Caravaggio”, entrando in profondità nell’interiorità dell’artista. La rappresentazione non si limita a una semplice coreografia, ma si propone di riflettere sulla complessità della vita del pittore, riconosciuta per le sue opere ardenti e i contrasti drammatici. Nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa, Bolle ha condiviso le sue sensazioni riguardo a questo progetto, rivelando quanto sia stato intrigante confrontarsi con una figura così distante dalla sua realtà personale. Ancor più, il ballerino ha menzionato come questa esperienza arricchisca il suo bagaglio artistico mentre affronta una tourné che si estenderà fino a Hong Kong.

L’impatto di Caravaggio sulla società e sull’arte ha ispirato numerosi artisti e, nella sua interpretazione, Bolle spera di comunicare al pubblico non solo la bellezza della danza, ma anche una comprensione più profonda della vita e delle sfide che Caravaggio ha dovuto affrontare. Ogni movimento, ogni passo, troverà rifugio nella storia di un uomo la cui vita è stata segnata da passioni, conflitti, e una ricerca incessante di autenticità.

Roberto Bolle: a 50 anni riflette sui limiti del corpo e sulla gioia di concedersi qualche sgarro

I ricordi dei primi passi nella danza

Riflettendo sui suoi inizi, Bolle si sofferma sui tempi difficili vissuti come primo ballerino alla Scala di Milano. Quegli anni furono caratterizzati da un mix di ansia e responsabilità che lo accompagnò costantemente. Nonostante gli insegnamenti ricevuti dalla sua famiglia, dove i valori di perseveranza e determinazione erano fondamentali, Bolle si sentiva spesso sopraffatto dalle aspettative. La pressione era alta e l’insicurezza aumentava, portandolo a chiedersi se fosse all’altezza del compito.

Tuttavia, grazie al sostegno della sua famiglia e alla propria determinazione, Bolle ha trovato la forza di superare queste difficoltà. La gioia di ripagare i sacrifici dei propri cari è diventata per lui una motivazione costante, spingendolo a proseguire nonostante gli ostacoli. Oggi, quasi a compiere 51 anni, il ballerino affronta nuove sfide legate ai limiti fisici del corpo, un aspetto che, pur essendo fonte di frustrazione, serve anche come stimolo a mantenere viva la passione per la danza.

Equilibrio tra disciplina e piacere culinario

La vita di Bolle è improntata su discipline severe, con allenamenti che possono durare fino a sette ore al giorno quando è in preparazione per uno spettacolo. La dedizione è fondamentale, ma l’artista sa bene che è altrettanto importante mantenere un giusto equilibrio. Infatti, nei momenti di relax, non si fa mancare qualche “sgarro” culinario. Confessa di avere un debole per tutto ciò che è chocolate fondente, dai gelati alle torte, appagando i suoi piaceri gastronomici.

A casa, il ballerino ritrova sempre piatti tipici che lo fanno sentire, come lui stesso dice, “a casa”. Ricorda con affetto un risotto preparato dalla madre e non può fare a meno di accennare a una pasta alla Nerano che lo ha conquistato. Questi piatti evocano ricordi affettuosi e radici profonde, rendendo la sua quotidianità ancora più significativa.

Tributo a grandi personalità scomparse

Bolle non può fare a meno di menzionare due figure emblematiche che hanno recentemente lasciato un vuoto nel panorama culturale italiano. La prima è Ornella Vanoni, scomparsa il 21 novembre scorso, una donna che descrive come “divertente, libera e spontanea”. Il ricordo di momenti trascorsi insieme, come quello durante la trasmissione “Danza con me”, riporta alla mente risate e aneddoti che parlano di una artista vivace e genuina.

L’altra figura che ha segnato la vita di Bolle è Giorgio Armani, con il quale ha avuto il primo incontro durante i suoi studi di danza. Un incontro che rimane memorabile per la sua eleganza e cortesia. Alla vigilia del suo 22esimo compleanno, Bolle è stato invitato alla prima sfilata di Armani, un’esperienza che ha lasciato un’impronta indelebile nel suo cuore e nella sua carriera, testimoniando l’importanza di riconoscere e celebrare il talento altrui.

Oggi, Bolle continua a danzare con passione, onorando la memoria di chi ha fatto storia e contribuendo a costruire la sua.

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