Roberto Benigni ospite da Bruno Vespa il 15 novembre: Europe e Trump tra nostalgia e il cult “Non ci resta che piangere”

Le parole di Roberto Benigni in “Cinque Minuti di Bruno Vespa”

Mercoledì 11 giugno, il celebre Roberto Benigni ha fatto un’entrata trionfale nella trasmissione “Cinque Minuti di Bruno Vespa” su Rai 1, dove ha presentato il suo nuovo libro Il Sogno, edito da Einaudi, ispirato al monologo che ha emozionato il pubblico a marzo sullo stesso canale.

Un Visionario dell’Europa

Fin dall’inizio, Benigni ha espresso la sua visione sull’Europa: «L’Europa rappresenta la più grande creazione democratica degli ultimi duemila anni». Si è definito un “europeista estremista”, perché riconosce nell’Unione Europea l’unico vero sogno per il presente e il futuro delle nuove generazioni.

Roberto Benigni ospite da Bruno Vespa il 15 novembre: Europe e Trump tra nostalgia e il cult “Non ci resta che piangere”

Uno Sguardo Critico sulla Politica Americana

La conversazione si è poi spostata sulla politica statunitense, dove Benigni non ha esitato a mostrare un atteggiamento critico verso alcune decisioni recenti. In particolare, ha commentato le politiche commerciali di Donald Trump, affermando: «Ma si possono mettere i dazi? Chi lo fa non ha letto due pagine di storia». Ha messo in guardia sul fatto che i dazi sono storicamente associati a conflitti e disordini economici, definendoli «l’ultima cosa da fare» in un confronto commerciale.

Memorie Cinematografiche e Riflessioni Ironiche

Durante l’intervista, Bruno Vespa ha richiamato alla mente il film cult Non ci resta che piangere, dove Benigni recita al fianco di Massimo Troisi. La citazione di Federico Fellini, che definì i due come “geniali buffoni”, ha strappato sorrisi tra i presenti. Quando si è parlato dei dazi imposti dagli Stati Uniti, Benigni ha ironizzato dicendo: «Trump li ha rimessi come se fossimo nel 1492!», collegandosi così all’anno della scoperta dell’America.

Vespa ha colto l’occasione per ricordare una scena iconica del film, dove il doganiere chiede insistentemente “un fiorino” ai viaggiatori nel tempo. Questo richiamo ha creato un’atmosfera di nostalgia, riproponendo le risate di un’epoca passata.

Arte e Politica: Un Dialogo Necessario

Roberto Benigni ha mescolato abilmente cultura popolare e riflessioni serie sui temi attuali, rendendo accessibili argomenti complessi come l’integrazione europea e le dinamiche commerciali mondiali. Il riferimento al suo film amato ha conferito alla serata un valore aggiunto, dimostrando che arte e politica possono dialogare senza perdere freschezza e sostanza. Alla fine, ha ribadito l’importanza di credere nell’Europa: «È l’unico sogno che abbiamo», tanto per noi come per le future generazioni.

Questa intervista mi ha fatto riflettere su quanto siano attuali le parole di Benigni. Mentre osserviamo il crescente nationalism e protezionismo, dobbiamo chiederci: in che modo possiamo contribuire a mantenere viva la visione di un’Europa unita? Come fan di Benigni, non posso fare a meno di emozionarmi per la sua passione e speranza. E voi, cosa ne pensate? Siete d’accordo con lui sull’importanza di un progetto europeo comune?


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