Ridley Scott e il cinema contemporaneo
Il noto regista RIDLEY SCOTT, celebre per i suoi capolavori come Alien e Il Gladiatore, esprime le sue opinioni sullo stato attuale del cinema, dichiarando di sentirsi insoddisfatto della qualità delle produzioni odierne. Secondo lui, l’industria cinematografica contemporanea sta affrontando un momento difficile, in quanto sembra mancare di voci originali e innovative, che rendono i film memorabili. Scott si trova così a rifugiarsi nei suoi lavori passati, che continua a considerare di alta qualità.
Durante una recente intervista con il figlio LUKE SCOTT al BFI Southbank di Londra, il regista ha sottolineato quanto sia importante per lui guardare tantissimi film e serie televisive, soprattutto in vista del casting per il suo prossimo progetto. Tuttavia, ha espresso un giudizio critico riguardo alla mediocrità dei prodotti attuali, affermando di riscontrare un livello qualitativo molto basso, il che lo porta a rivedere le proprie opere.
Scott ha condiviso la sua frustrazione con il pubblico, menzionando: “Beh, in questo momento sto riscontrando mediocrità, stiamo annegando nella mediocrità.” Ha anche confessato di aver iniziato a guardare i propri film, definendoli ancora belli e senza tempo. Questa riflessione gli ha dato conforto, facendogli riconoscere che esistono ancora esempi di grande cinema. Ha citato Black Hawk Down come un’opera di cui è particolarmente orgoglioso, ammettendo di stupirsi per il modo in cui è riuscito a realizzarla.
Le osservazioni incisive del regista
Le dichiarazioni di RIDLEY SCOTT non passano mai inosservate nel panorama cinematografico. In passato, ha descritto Il Gladiatore II come “il miglior film che abbia mai realizzato” e ha elogiato Soldato Jane come uno dei migliori film a favore delle donne mai prodotti. Le sue interviste sono sempre cariche di commenti provocatori, come quando afferma: “Costo tanto, ma sono bravo”, attirando così l’attenzione del pubblico e degli appassionati di cinema.
Nonostante abbia sperimentato flop nella sua carriera, come il recente Napoleon, criticato per imprecisioni storiche e per la rappresentazione del condottiero, Scott non si tira indietro nel criticare il panorama cinematografico odierno. Ha dichiarato: “Oggi si realizzano milioni di film a livello globale. Non sono migliaia, sono milioni, e la maggior parte è merda.” Ha continuato spiegando che secondo la sua percezione, tra i film realizzati, solo una ristretta percentuale può essere considerata davvero buona.
Scott ha tracciato un parallelo con il passato, sostenendo che durante gli anni ’40, quando venivano prodotti circa 300 film, il 70% di essi era di qualità accettabile. Oggi, a suo avviso, molti film sono salvati dall’utilizzo di effetti speciali digitali, mentre le sceneggiature solide scarseggiano. Crede fermamente che un buon film debba partire da una solida idea alla base.
I ricordi di Blade Runner
Scott aveva già realizzato I duellanti e Alien prima di Blade Runner e sentiva una certa pressione. Ha spiegato che le sfide legate alla realizzazione di Blade Runner hanno contribuito alla sua iniziale mancanza di successo al botteghino, poiché l’universo narrativo presentava elementi nuovi e complessi mai visti prima. Il regista ritiene che il film esplorasse dimensioni sociali della fantascienza che erano inimmaginabili all’epoca della sua uscita.
In conclusione, RIDLEY SCOTT continua a rappresentare una figura centrale nel mondo del cinema, non solo per i suoi film iconici, ma anche per il suo sguardo critico sull’industria e le sue capacità di innovazione. La sua prospettiva sulla mediocrità nel cinema contemporaneo stimola un dibattito necessario su ciò che rende un film realmente significativo e memorabile.
Unisciti alla Community su WhatsApp!
Non perderti le anticipazioni, i gossip e le news esclusive sulle tue serie turche preferite. Entra nella nostra community ufficiale e scopri tutto prima degli altri.
Entra nella Community