Piero Pelù racconta il suo viaggio nel deserto nel nuovo film, tra ricordi e i Litfiba

Il nuovo film di Piero Pelù, intitolato “Rumore Dentro”, racconta una fase inaspettata della vita del noto rocker fiorentino. A causa di un trauma acustico provocato da un cambio di cuffie in studio, Pelù ha dovuto affrontare una nuova percezione della realtà, influenzata da un fastidioso sibilo che lo ha perseguitato. Questo limite, sebbene difficile, si è rivelato una porta verso nuove prospettive artistiche e personali. Prodotto con la direzione di Francesco Fei e scritto dallo stesso Pelù, il film sarà presentato in anteprima al Festival dei Popoli di Firenze e successivamente in altre città italiane, culminando con l’uscita nelle sale il 10, 11 e 12 novembre.

Un viaggio oltre il documentario

“Rumore Dentro” non è solo un semplice documentario né un biopic, ma piuttosto un vero e proprio viaggio attraverso l’esperienza di Pelù. L’artista ha descritto questa iniziativa come un’opportunità per esplorare il suo passato e il suo presente, avvalendosi di una vasta gamma di materiali raccolti negli oltre quarant’anni di carriera musicale. La collaborazione con Fei ha rivelato una connessione speciale, consentendo a Pelù di esprimere emozioni e esperienze condivise. Il regista non è stato soltanto un professionista nella realizzazione del film, ma un compagno di avventure con cui ha potuto condividere aspetti intimi della sua vita, creando un legame che va oltre la semplice relazione lavorativa.

Affrontare le proprie fragilità

Il cambiamento imposto dalla nuova condizione di Pelù ha rappresentato un momento cruciale nella sua esistenza. L’artista ha fatto i conti con la propria vulnerabilità, riscoprendo le radici del suo disagio interiore che l’ha spinto a dedicarsi all’arte. Con l’acufene come compagno, Pelù ha imparato a convivere con questo nuovo aspetto della sua vita, trasformando una difficoltà in uno stimolo per la creatività e l’espressione artistica. Raccontare la propria storia significa anche mettersi a nudo di fronte agli altri, e questo processo ha portato a rivelazioni sorprendenti sul sostegno ricevuto da parte di amici e persone a lui vicine, creando legami più forti e significativi.

Piero Pelù racconta il suo viaggio nel deserto nel nuovo film, tra ricordi e i Litfiba

Nuove opportunità e collaborazioni

Uno dei frutti di questa nuova consapevolezza è la prossima tournée estiva dei Litfiba. Pelù ha chiarito di non voler chiamarla reunion, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e delle interazioni con i suoi ex compagni. Il film ha riunito il gruppo, risvegliando memorie e dinamiche del passato, permettendo loro di riflettere su chi fossero all’epoca. Pelù ha descritto il suo io di allora come un artista “brutto, sporco e cattivo”, mentre oggi si vede come un “animale diverso”, cresciuto e trasformato dalle esperienze vissute.

Messaggi ai giovani e riflessioni sulla società

Rivolgendosi alle giovani generazioni, Pelù suggerisce di esplorare la sua musica e la sua storia attraverso il film “Rumore Dentro”. Invita a considerare il contesto attuale, riconoscendo che il mondo moderno presenta complessità che derivano spesso da scelte generazionali sbagliate. La sua analisi mette in luce come la comodità e i privilegi dell’Occidente possano generare apatia e disinteresse, rischiando di ripetere gli errori del passato. Al contempo, esprime una certa speranza per la scena musicale attuale, notando la presenza di band emergenti che si stanno facendo strada e sottolineando il rinvigorimento culturale che ha ritrovato Firenze, dove i giovani stanno esplorando generi come punk e grunge, lontani dalle logiche dei talent show e dei social media.

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