Peppe Vessicchio, Alessia lo ricorda con affetto: «È stato come un padre per me fin da piccola»

Un mese è trascorso dalla scomparsa di Beppe Vessicchio, una figura ammirata e rispettata nel panorama musicale italiano. La figlia Alessia, in un’intervista toccante, ha condiviso il suo ricordo del padre, sottolineando il profondo legame che li univa. Nostalgica e dolce, ha rivelato come la presenza delle nipotine in questo periodo di festività abbia portato un sorriso, anche se il desiderio di riunirsi con il padre continua a pesarle.

Il ricordo del primo incontro con Beppe Vessicchio

Alessia ha raccontato il suo primo incontro con Beppe Vessicchio, avvenuto quando aveva solo sette anni. “Mia madre aveva 28 anni e lui ne aveva 20”, ha spiegato. L’incontro avvenne durante una partita di calcetto, nella quale una sua amica le consigliò di andare a vedere il match. Alessia ricorda vividamente quel momento in cui, mentre recuperava una palla uscita dal campo, Beppe si avvicinò per riprenderla. Quella sera, l’orchestra si ritrovò a casa della madre di Alessia, che era la più grande del gruppo. Con la chitarra a spalla, Beppe entrò nella vita di Alessia, e da quel momento non se ne andò mai più.

Nonostante non fosse la figlia biologica di Vessicchio, Alessia ha descritto il loro rapporto come profondo e autentico. Per lei, Beppe non era solo un genitore; era un papà che ha scelto di prendersi cura di lei fin dal primo giorno. “Quando avevo 7 anni, lui ha deciso di essere mio padre e io sono sua figlia”, ha detto con emozione. Alessia ha sottolineato l’importanza del ruolo affettivo di Beppe, paragonando il concetto di “genitore” a quello di “papà”, evidenziando la differenza tra chi genera e chi accudisce. Nei momenti difficili o nei dubbi, per Alessia c’era sempre lui, presente con gentilezza e senza mai alzare la voce.

Un tributo emozionante alla carriera di Beppe Vessicchio

Mercoledì 10 dicembre, Alessia Vessicchio ha partecipato all’evento di Fdi, Atreju, che si svolge a Roma. Qui ha ricevuto il premio alla carriera per suo padre, consegnatole dal sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi. Durante la cerimonia, Alessia ha espresso la sua gratitudine e ha condiviso un pensiero sul padre scomparso. “È passato solo un mese da quando mio padre ci ha lasciato senza preavviso”, ha dichiarato, evidenziando quanto fosse inaspettata la perdita. “Stava bene, aveva 69 anni e molti progetti ancora da realizzare”. Anche se il dolore è personale, Alessia ha riconosciuto che in realtà è un sentimento condiviso, toccando il cuore di molti.

In questo momento difficile, Alessia ha sentito di essere privilegiata. “Avere tanto amore intorno, tanti riconoscimenti e persone che parlano bene di lui dà un senso di conforto”, ha continuato. Ha descritto il padre come un uomo universale, in grado di toccare le vite di molti al di là dei confini geografici, sociali o culturali. La sua eredità vive non solo attraverso la musica, ma anche nell’affetto e nei ricordi di quelli che lo hanno conosciuto e amato.

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