Oscar 2026: shortlist annunciata, niente chances per Familia ma l’Italia festeggia con Burani

Il grande evento degli Oscar 2026 si avvicina

La frenesia cresce in vista degli Oscar 2026, con le shortlist pubblicate il 16 dicembre sul sito ufficiale dell’Academy. Gli appassionati di cinema attendono con trepidazione le nomination finali, ma già si iniziano a delineare i film che non parteciperanno alla corsa per la prestigiosa statuetta. Tra questi, spicca “Familia”, l’opera di Francesco Costabile, inizialmente prevista nella categoria del “Miglior film internazionale”, ma che purtroppo è stata esclusa. Tuttavia, l’Italia avrà comunque una rappresentanza con il cortometraggio animato “Playing God” di Mattia Burani. Questo corto, della durata di sette minuti, segue la storia di un artista in crisi creativo che cerca di dar vita a una figura umana dalle misure ideali, solo per abbandonarla di fronte al suo fallimento. Prima di poter puntare alla celebre cerimonia del 15 marzo al Dolby Theatre, Burani dovrà superare l’ostacolo delle candidature, che saranno annunciate il 22 gennaio. Un primo traguardo è già stato raggiunto: il corto ha fatto parte della top 15 tra ben 113 opere provenienti da tutto il mondo, provenienti dallo Studio Croma di Bologna e ispirate a Niccolò dell’Arca.

Shortlist e categorie in gara

L’Academy ha reso note le shortlist per ben dodici categorie diverse. Seppur l’Italia non abbia ottenuto grandi successi nella corsa ai premi di quest’anno, tra le canzoni originali nominate troviamo “Sweet Dreams of Joy”, tratta dal documentario “Viva Verdi” di Yvonne Russo, che narra le storie degli ospiti della Casa di Riposo per Musicisti di Milano, conosciuta come Casa Verdi. Pellicole come “Sinners” e “Wicked: For Good” si sono dimostrate forti contendenti, mentre il film spagnolo “Sirât” ha attirato attenzione significativa. Diverse opere, tra cui “Frankenstein”, “Hamnet”, “Marty Supreme”, “Una Battaglia Dietro l’Altra” e “Sentimental Value”, hanno ricevuto candidature in varie categorie, spaziando dal trucco alla cinematografia, per arrivare anche alle discipline musicali.

Tra i 201 documentari considerati, sono stati scelti 15 titoli, tra cui spiccano “The Alabama Solution”, “Apocalypse in the Tropics”, “The Perfect Neighbor” e “2000 Meters to Andriivka”. Nonostante l’ufficiale candidatura per “Familia”, l’Italia ha dovuto cedere il passo a opere notevoli come “Sentimental Value”, del regista norvegese Joachim Trier, che è anche candidato come miglior film, insieme a “Un Semplice Incidente” dell’iraniano Jafar Panahi, supportato dalla Francia, al brasiliano “L’Agente Segreto” e al coreano “No Other Choice”. La top 15 internazionale è rappresentativa di ben 86 Paesi, includendo titoli come “Belén” (Argentina), “Sound of Falling” (Germania), “Homebound” (India), “The President’s Cake” (Iraq), “All That’s Left of You” (Norvegia), “Palestine 36” (Palestina), “Sirât” (Spagna), “Late Shift” (Svizzera) e “The Voice of Hind Rajab” (Tunisia).

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