Giovane, talentuoso e già un simbolo per le nuove generazioni, Federico Olivieri, meglio conosciuto come Olly, ha rapidamente conquistato la scena musicale italiana. Vincitore della 75esima edizione del Festival di Sanremo, il ventiquattrenne si è affermato come uno degli artisti più ascoltati sui social e in radio, e con il suo successo ha fatto breccia nei cuori di un pubblico vasto e variegato.
Un percorso tra musica e studi
Federico Olivieri è cresciuto in una famiglia in cui l’arte non era la priorità principale. Con genitori avvocati e magistrati, ha scelto di studiare Economia e Management, ma la sua vera passione è sempre stata la musica. Fin da piccolo, ha avuto la fortuna di essere incoraggiato a sperimentare. “A casa ho seguito il consiglio di mia madre di accumulare esperienze per capire cosa mi piacesse,” racconta. La madre lo ha indirizzato verso corsi amatoriali di canto e recitazione, mentre il padre gli ha fatto dono di un iPod Nano carico di musiche di ogni genere, da Bach ai Black Eyed Peas. Questo mix musicale lo ha portato a sviluppare un amore per la musica che lo segue ancora oggi, tanto che ha anche frequentato il Conservatorio per un breve periodo, cimentandosi nella viola e ora riscoprendo il pianoforte.
Oltre alla musica, la sua infanzia è stata influenzata dal rugby, sport praticato dal fratello. “Ho sempre voluto seguirlo in tutto,” spiega Federico, “mentre io prendevo un’altra strada, quella artistica.” La musica è diventata così la sua vera compagna di viaggio, regalando momenti di evasione e creatività durante gli anni del liceo. Si descrive come un ragazzo distratto, più preoccuparsi della musica che dello studio, scrivendo testi sui banchi e cimentandosi nei primi freestyle ispirati all’hip hop, un fenomeno all’epoca in rapida espansione.
La sfida della fama e delle relazioni
Dopo la vittoria a Sanremo, la vita privata di Olly è finita sotto i riflettori, attirando l’attenzione non solo per la sua musica ma anche per le sue relazioni. Rispetto alle donne, ha affermato: “Le donne devono essere rispettate.” Ha sempre ricevuto insegnamenti di rispetto verso le persone, il che rende complicata la gestione delle amicizie. “Ormai non posso più uscire a prendere un caffè senza che venga interpretato in modo errato,” confessa. Oggi Olly si definisce single, ma nutre la speranza di incontrare la donna perfetta per lui, affermando: “L’amore? Ci sto lavorando, ma con leggerezza. Ho 24 anni, mi diverto finché non arriverà la persona giusta. Sento che un giorno avrò una figlia e la chiamerò Bianca.” Questo nome rimanda a una delle sue canzoni più celebri, rivelando così un legame profondo tra la sua vita personale e la sua musica.
L’importanza della salute mentale
Olly non ha mai nascosto la sua lotta con la salute mentale, iniziando un percorso di terapia già dall’età di 16 anni. Durante questi anni ha affrontato diverse difficoltà e cambiamenti di terapeuta, trovando nel supporto psicologico un modo per affrontare i suoi pensieri e le sue emozioni. “Aiuta a liberare la testa da pensieri dannosi, come la paura di essere frainteso,” spiega. Questa esperienza personale lo ha spinto ad attivarsi in favore della salute mentale, sostenendo l’importanza di un accesso equo ai servizi psicologici. “Ho rilanciato su Instagram una campagna per una proposta di legge che prevede una rete psicologica pubblica, gratuita e accessibile a tutti,” rivela con orgoglio, dimostrando così il suo impegno non solo nei confronti della musica, ma anche verso argomenti che toccano la nostra società contemporanea.
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